Non ci sono solo i botti, che spaventano gli animali domestici e peggiorano la qualità dell'aria. Anche le lanterne volanti, ossia quelle piccole mongolfiere realizzate con una struttura di metallo e ricoperte di carta che riescono a sollevarsi in aria grazie alla presenza di una fiamma, finiscono sul banco degli imputati per la notte di Capodanno.
Vederle volare tutte insieme è uno spettacolo straordinario. C'è un però. Potrebbero arrecare danni all'ambiente. L'allarme è stato lanciato dalla Protezione Civile di Saltrio – Clivio (provincia di Varese), che in un post su Facebook definisce la lanterna volante, senza troppi giri di parole, un "marchingegno infernale". Per quale motivo?
Nei periodi di massima pericolosità per il rischio incendi l'uso delle lanterne è vietato su tutto il territorio lombardo. Anche se attualmente non è vigore la determina di massima pericolosità per gli incendi boschivi, la Protezione Civile locale sconsiglia comunque di utilizzarle. A causa del favonio, che è un vento caldo e secco, e delle alte temperature, "buona parte del territorio delle basse e medie valli è secco".
Solitamente il funzionamento di una lanterna volante è il seguente: una volta spenta la fiammella, la piccola mongolfiera di carta cade lentamente a terra e si biodegrada. Se però, trasportata dal vento, dovesse impigliarsi nei rami di un albero, potrebbe dare origine a un focolaio. Inoltre, l'anima di metallo (esistono anche delle varianti in bambù), quando è caduta a terra, potrebbe essere mangiata accidentalmente da degli animali. L'appello della Protezione Civile si conclude dunque con un invito: "se volete vedere la suggestioni delle luci in cielo, guardate le stelle e vogliate più bene all'ambiente, a chi lo abita e a chi lo difende, anche per tutti voi".