La Schema Therapy: come funziona e per chi può essere utile questo modello di psicoterapia

La Schema Therapy è un modello psicoterapeutico pensato per trattare soprattutto i disturbi di personalità, ma che oggi viene usato anche per depressione e disturbi d’ansia, oltre che per difficoltà relazionali che proseguono da tempo.
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Dott.ssa Samanta Travini Psicologa Psicoterapeuta
10 Giugno 2023 * ultima modifica il 10/06/2023

Lo Schema Therapy è un modello psicoterapeutico, sviluppato da Jeffrey Young, che integra aspetti della Teoria Cognitivo-Comportamentale, del Costruttivismo, della Psicanalisi, della Terapia della Gestalt, della Terapia Focalizzata sulle Emozioni e della Teoria dell’Attaccamento per aiutare i pazienti a superare le loro difficoltà personali e relazionali.

Nella Schema Therapy sul piano teorico si assume che tutti noi, come esseri umani, abbiamo fin dalla nascita cinque bisogni fondamentali:

  • attaccamento sicuro (sicurezza, stabilità, cura, empatia, condivisione, accettazione e rispetto);
  • autonomia, senso di competenza e identità;
  • limiti realistici e autocontrollo (contenimento);
  • libertà di esprimere emozioni e bisogni fondamentali;
  • spontaneità e gioco.

Per il nostro benessere è centrale che tali bisogni trovino spazio per essere soddisfatti nelle nostre relazioni primarie: quindi nelle relazioni con le persone che si prendono cura di noi nel corso del nostro sviluppo.

Tuttavia, accade spesso che tali bisogni non siano adeguatamente soddisfatti. E questo, sempre secondo il modello della Schema Therapy, genera la formazione degli Schemi Maladattivi Precoci (SMP). Col concetto di Schema Maladattivo Precoce si fa riferimento ad un tema che include ricordi, emozioni e sensazioni, che si sviluppa nell’infanzia e che si riattiva in maniera automatica anche in età adulta, influenzando il nostro comportamento.

Per quanto uno Schema possa essere disfunzionale, le persone tendono a riattuarlo in quanto noto, conosciuto. Questo meccanismo priva dunque della possibilità di sperimentare esperienze alternative che potrebbero modificare gli elementi disfunzionali che un certo Schema porta con sé. E questo ha ripercussioni sui nostri livelli di benessere e soddisfazione personale: può generare sofferenza soggettiva, sintomi clinicamente significativi, compromissione del nostro funzionamento emotivo, psicologico e relazionale e restringere il nostro repertorio comportamentale, le nostre possibilità esplorative.

Qual è lo scopo

L’obiettivo e l’asse portante di tutto il lavoro in Schema Therapy è sempre quello di rafforzare il Modello Adulto sano/funzionale per connettersi al proprio nucleo e ai bisogni autentici e rispondervi in maniera funzionale.

La Schema Therapy ha lo scopo da una parte di identificare questi schemi maladattivi nel paziente e renderlo consapevole delle modalità disfunzionali che attua nel tentativo di gestirli.

Dall’altra di modificare l’intensità e la pervasività degli schemi stessi, facendo in modo che pregiudichino sempre meno il benessere psicologico della persona.

Per farlo è quindi necessario rispondere attraverso esperienze immaginative ai bisogni che non sono stati soddisfatti, modificare le lenti attraverso cui il paziente osserva il mondo sé stesso e gli altri rendendole trasparenti e infine trovare modalità più funzionali di comportamento, in modo da permettere al paziente di perseguire i propri obiettivi di vita.

Come funziona

La modalità con cui questo obiettivo è perseguito varia da situazione a situazione, sulla base del funzionamento specifico del paziente, attraverso l’utilizzo di strategie che derivano da diversi contesti teorici. Come per esempio esercizi immaginativi, esperienziali, psico-corporei, o tecniche più dialogiche legate ad approcci cognitivo-comportamentali standard.

Tutte queste tecniche hanno lo scopo di aiutare il paziente a sentire, cogliere e comprendere il ruolo centrale del suo bisogno e prendersene la responsabilità in quanto Adulto sano.

A chi si rivolge

La Schema Therapy è nata per trattare principalmente i disturbi di personalità, nel tempo poi è risultata efficace nel trattamento di difficoltà relazionali di lunga durata, depressione, disturbi d’ansia, disturbi del comportamento alimentare e dipendenza da uso di sostanza.

Laureata in psicologia clinica dello sviluppo e neuropsicologia, si occupa di sostegno psicologico per individui, coppie e famiglie con particolare attenzione altro…