La zona a bassissime emissioni di Londra è davvero riuscita a contenere l’inquinamento atmosferico

Dopo 4 anni dalla sua introduzione, l’Ultra Low Emission Zone londinese conferma che è possibile ridurre l’inquinamento atmosferico dovuto alle emissioni delle auto con un beneficio per la città e chi la abita.
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Roberto Russo 22 Febbraio 2023

Era il 2019 quando Sadiq Khan, sindaco di Londra, istituì la prima Ultra Low Emission Zone (ULEZ) di 24 ore al mondo. Era nel centro di Londra e fu pensata per proteggere i residenti della città dall'inquinamento atmosferico. Il perimetro era quello di una zona in cui vivono circa il 44% di tutti i cittadini londinesi e in cui vige una rigida limitazione alla circolazione di veicoli inquinanti. Due anni dopo, Khan estese la zona entro i confini delle strade circolari nord e sud.

Questa zona a traffico limitato prevede che i veicoli a benzina con standard di emissione inferiore a Euro 4 e quelli a gasolio con standard di emissione inferiore a Euro 6 paghino una tassa giornaliera di 12,50 sterline qualora volessero accedere alla zona. Tutti sono tenuti a pagare e non sono previste esenzioni per i residenti.

Ora un rapporto dell'ufficio del sindaco, sottoposto a revisione esterna, rileva che questa politica ha dato i suoi frutti. “Come ex avvocato, amo guardare le prove. Le prove di oggi sono inequivocabili”, ha dichiarato Sadiq Khan. “L'ULEZ è la politica più efficace per ripulire l'aria della nostra città che ci sia mai stata”.

I risultati della ULEZ in 7 punti

Tra i risultati principali, il rapporto ha rivelato che:

  1. Il numero di veicoli vecchi, altamente inquinanti e non conformi nella zona è diminuito di quasi il 60% da quando la ULEZ è stata estesa.
  2. Le emissioni di ossido di azoto (NOX) sono diminuite del 23% in tutta Londra dal 2019 rispetto a quanto sarebbero state senza la ULEZ. All'interno della ULEZ, le emissioni di NOX sono diminuite del 26%.
  3. Le emissioni di particolato fine (PM2,5) sono diminuite del 7% in tutta Londra nel quadriennio rispetto a quanto sarebbero state senza la ULEZ e del 19% all'interno della stessa ULEZ.
  4. Le emissioni di anidride carbonica sono diminuite del 3% in tutta Londra dal 2019 e del 4% all'interno della ULEZ.
  5. Le concentrazioni di NOX sono diminuite del 21% rispetto a quelle che si sarebbero registrate senza la ULEZ nel centro di Londra e del 46% nel centro di Londra.
  6. Le emissioni di biossido di azoto (NO2) non sono tornate ai livelli pre-pandemia quando il traffico è aumentato, suggerendo l'impatto della ULEZ.
  7. I livelli medi di PM2,5 sono diminuiti del 41% nella zona interna e centrale di Londra dal 2017.

Un percorso che parte da lontano e guarda al futuro

La ULEZ non è stato l'unico strumento che ha contribuito a ridurre l'inquinamento e, di conseguenza, a migliorare la salute delle persone: prima di essa, dal 2008 era stata istituita una zona a basse emissioni per i veicoli più grandi, i cui standard sono stati aggiornati nel 2021. C'è da notare, inoltre, che anche i veicoli stanno diventando più puliti in generale. Dal prossimo 29 agosto la ULEZ sarà estesa a quasi tutta la città.

È una dimostrazione di come queste politiche, che vengono adottate in forma simile anche da alcune città italiane come ad esempio Milano, portino a risultati concreti nella riduzione dello smog, quanto meno nelle aree urbane.