Lady Montagu, la donna che sostenne la campagna di vaccinazione per debellare il vaiolo

Dopo aver contratto il vaiolo, e aver perso l’amato fratello per la stessa malattia, Lady Montagu è stata la prima donna aristocratica inglese a credere fermamente nella variolizzazione, tanto da vaccinare il proprio figlio di appena 5 anni.
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Gaia Cortese 7 Maggio 2021

Il vaiolo è stata una malattia infettiva che nel XX secolo ha provocato dai 300 ai 500 milioni di decessi. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, solo nel 1967, 15 milioni di persone contrassero la malattia e di queste, 2 milioni morirono. Grazie ad una massiccia campagna di vaccinazione portata avanti nel XIX secolo, questa malattia che nel 30 per cento dei casi porta al decesso è stata eradicata, dopo l’ultimo caso di vaiolo contratto in natura, diagnosticato in Somalia nel 1977.

Proprio come accade oggi nei confronti dei vaccini prodotti per contrastare la diffusione del Covid-19, anche ai tempi del vaiolo c’era chi mostrava una certa resistenza all’idea di essere sottoposti alla variolizzazione, ossia all’inoculazione di materiale prelevato da lesioni vaiolose di pazienti non gravi, per prevenire il contagio della malattia stessa.

Fortunatamente c’era anche chi sostenne fortemente questa pratica, promuovendola con convinzione. Un ruolo chiave nella campagna di vaccinazione contro il vaiolo è stato quello di una scrittrice e poetessa inglese, Lady Mary Wortley Montagu. Nata nel 1689 da una famiglia aristocratica, Lady Mary Montagu si mostra fin da giovanissima restia nel seguire le convenzioni, tanto da scappare alla prima occasione con il futuro sposo Edward Wortley Montagu, rifiutato come genero dal padre di Lady Mary poiché non accettò di lasciare in eredità i suoi beni immobili a un eventuale erede.

Quando Edward diventa membro del Parlamento inglese nel 1715, Lady Mary lo raggiunge a Londra: la donna diventa ben presto un personaggio noto nella società londinese, si afferma come scrittrice, poetessa e intellettuale e ciò le permette di entrare in contatto con persone di una certa cultura, come Mary Astell, paladina dei diritti delle donne, e Alexander Pope, noto poeta satirico del Settecento. Tuttavia è proprio a Londra che Lady Mary contrae il vaiolo e ne rimane sfigurata, un epilogo migliore di quello che era toccato al tanto amato fratello, morto due anni prima a causa della stessa malattia.

Quando il marito Edward diventa ambasciatore, la coppia si trasferisce a Istanbul, in Turchia, e qui Lady Mary inizia a conoscere a studiare gli usi e costumi orientali; coglie quindi l’occasione di visitare le zenana, ossia le stanze riservate alle donne e, in una di queste visite, assiste a una variolizzazione. Entusiasta di questa scoperta e desiderosa di proteggere i propri figli da questa terribile malattia, nel 1718 Lady Mary fa vaccinare il figlio di quasi 5 anni con la collaborazione di un medico dell’ambasciata, tale Charles Maitland.

Una volta fatto ritorno a Londra, Lady Mary promosse la variolizzazione, ma incontra molta resistenza da parte della classe medica perché la pratica proveniva da un paese orientale. Tuttavia, quando nell'aprile 1721 un'epidemia di vaiolo colpisce l'Inghilterra, la donna riesce a convincere anche i suoi amici a sottoporsi al trattamento, diffondendo la pratica non solo nel Paese, ma anche nel resto dell’Europa e in America.

Sulla scia delle scoperte e della campagna vaccinale di Lady Mary Montagu, alcuni anni più tardi sarà Edward Jenner a perfezionare la terapia utilizzando il vaiolo bovino anziché quello umano e a inventare i moderni vaccini, contribuendo a salvare un gran numero di persone dal vaiolo.