L’anedonia: cos’è e quali sono i sintomi di questo disturbo simile alla depressione

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Mangiare, bere, dormire, passare del tempo con gli amici o con la persona che ami. Se tutte queste situazioni non ti trasmettono più nessuna emozione, potrebbe essere un sintomo dell’anedonia. Il termine significa proprio “non provare piacere” e la cosa migliore da fare è parlarne subito al tuo medico.
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Giulia Dallagiovanna 11 Dicembre 2018

Hai presente i famosi piccoli piaceri della vita? Una pizza sul divano davanti alla televisione, dopo una giornata stressante. Una birra con amici che non vedevi da tanto tempo. Ma anche un bicchiere di acqua fresca in un pomeriggio particolarmente caldo.

Si chiamano piaceri perché soddisfano un tuo bisogno, che fosse necessario, come la sete, o più profondo, come le relazioni sociali. Per alcune persone, però, trovarsi di fronte a una tavola piena quando hanno fame non è sinonimo di appagamento. E non lo è nemmeno innamorarsi, o vedere un bel film. Questa condizione si chiama anedonia e può essere anche il sintomo di un problema più grave.

Cos'è l'anedonia

L'edonismo era una concezione filosofica secondo la quale il fine ultimo della vita era il conseguimento del piacere. Un po' quello che faceva Dorian Gray nel romanzo di Oscar Wilde. Anedonia significa l'esatto contrario: non essere in grado di provare soddisfazione, per nessuna cosa. Si distingue in due diverse forme:

  1. Anedonia fisica: è l'incapacità di provare piacere attraverso la soddisfazione di bisogni concreti come il mangiare, il bere, il dormire o l'avere rapporti sessuali.
  2. Anedonia sociale: il totale disinteresse verso l'interazione con amici, famigliari o il proprio partner.

Le cause dell'anedonia

L'anedonia è un problema psicologico o psichiatrico che appartiene alla stessa famiglia dei disturbi dell'umore e della depressione. Ed esattamente come per i suoi cugini, anche per l'anedonia la causa va indagata e individuata. All'origine possono esserci fattori genetici, cioè casi precedenti in famiglia, oppure biologici, se non hai sufficiente serotonina in corpo.

Ma il più delle volte si tratterà di un insieme di ragioni psicologiche e ambientali. Un'educazione troppo severa, traumi che hai subito da bambino, eventi che hai rimosso, ma sono rimasti a livello del tuo inconscio. Quando vengono a contatto con fonti di stress, come problemi sul lavoro o in famiglia, esplodono tutte insieme. E implodi tu.

Ti chiudi in te stesso, smetti di provare emozioni di qualsiasi tipo e alzi barriere molto robuste contro il mondo esterno, perché il tuo stato psicologico è troppo debole per affrontarlo.

Quando l'anedonia è un sintomo

Può capitare, e non è raro, che l'anedonia non sia il problema principale, ma una sorta di spia attraverso la quale il tuo corpo ti avvisa che un disturbo più grave è in corso.

Per esempio, quasi la metà dei pazienti che soffrono di morbo di Parkinson hanno manifestato anche sintomi di anedonia. Un po' come se il tuo cervello fosse diventato improvvisamente un negozio pieno di cristalli e si attrezzasse con ogni mezzo per proteggere oggetti così fragili e preziosi.

Ma anche la schizofrenia può essere correlata a questa forma di quasi apatia. Secondo alcuni psicologi è il sintomo principale, che distingue con certezza la patologia psichiatrica. Secondo altri, invece, è una causa. Una persona anedonica è terreno fertile per lo sviluppo della schizofrenia.

E infine, naturalmente, la depressione viene segnalata all'esterno attraverso la perdita di interesse per qualsiasi situazione che possa portare piacere. Non è detto che un individuo depresso viva in un perenne stato di anedonia, ma potrebbe insorgere quando il problema diventa più acuto. Solitamente, è proprio questa complicanza a spingere una persona a rimanere a letto tutto il giorno, senza fare nulla, nemmeno dormire.

Come si previene l'anedonia

Di fronte a un disturbo che ha origine nell'inconscio, la tua parte razionale può poco. Però una prima forma di prevenzione contro l'anedonia è il prenderti cura di te stesso. Quando senti che una situazione diventa troppo stressante, trova dei modi per sfogare il nervosismo e calmare l'ansia.

Parlare con un amico può essere già un'ottima forma di sfogo, ma anche praticare uno sport, concentrarti su un tuo hobby, staccare per un po' il cervello mentre fai una passeggiata.

Se però ti rendi conto che il tuo malessere non è passeggero e non riesci a vedere una via d'uscita, è bene che ne parli al tuo medico e che lui ti indirizzi verso uno specialista. Quando un disturbo psicologico è profondo, è impossibile curarlo da soli. Ma non potrai stare meglio, fino a quando non troverai il coraggio di affrontare il problema.