Il 1 luglio 2024 è un giorno di rivoluzione sanitaria in Australia e di riflesso, si spera, anche nel mondo: sì, perché da questa data cambiano le leggi che regolano la vendita delle sigarette elettroniche per la popolazione.

A partire dal 1 luglio infatti le e-cig, come i farmaci, saranno regolamentate come prodotti terapeutici. Significa, cioè, che i rivenditori come tabaccai e minimarket non potranno vendere questi dispositivi che, invece, saranno emessi solo nelle farmacie perché considerate come alleati al tabagismo.

Strumenti, insomma, per cercare di aiutare le persone a smettere di fumare o a gestire meglio una dipendenza dalla nicotina.

E come succede per moltissimi farmaci, per acquistare una e-cig servirà la ricetta del medico. Chi vorrà fumare la sigaretta elettronica dovrà quindi avere tra le mani la prescrizione di un medico o di un infermiere specializzato per acquistare sigarette elettroniche alla nicotina in farmacia.

“Non capita spesso che il Parlamento abbia l'opportunità di fare qualcosa di veramente significativo e duraturo per la salute dei giovani australiani”, ha commentato con un post Instagram, il ministro della Sanità Mark Butler, dopo l'approvazione della legge.

A post shared by Mark Butler MP (@markbutlermp)

La rivoluzione insomma è partita e il mondo intero sta a guardare quella che di fatto è una delle più severe leggi anti-vaping al mondo. Nonostante l’entusiasmo e la portata, si procederà comunque in maniera graduale.

Sulla base di quanto stabilito da un accordo politico mirato all’approvazione della legge, questa fortissima restrizione durerà fino al 30 settembre 2024: a partire dal giorno successivo, solo i minori di 18 anni avranno bisogno di una prescrizione medica in modo da garantire che ricevano consigli medici e supervisione appropriati.

Gli adulti invece potranno tranquillamente acquistare le sigarette elettroniche in farmacia, senza ricetta.

Un allentamento che, comunque non spaventa dal momento che diverse importanti catene di farmacie si sono già schierate contro questo dispositivi, dichiarando che avrebbero smesso di rifornire i propri scaffali.

Ad ogni modo, quella intrapresa dall’Australia ha davvero il sapore di una rivoluzione sanitaria. Questi strumenti, come ci aveva spiegato il dottor Silvano Gallus, non aiutano a smettere di fumare ma anzi, spingono adulti e soprattutto giovani a prendere in mano una sigaretta tradizionale e a riprenderla chi invece l’aveva abbandonata. Ora non resta che prendere ispirazione.

Fonte | Ministero della Salute – Australia