
Se pensi che le costellazioni familiari siano un argomento nell'ambito dell'astrologia, stai commettendo un errore. Il termine potrebbe suggerire questo, ma in realtà si tratta di un approccio terapeutico che permette di essere consapevoli delle varie dinamiche che si manifestano nei nostri sistemi di appartenenza, di cui fanno parte anche tutti nostri antenati.
Sembra infatti che questi sistemi di appartenenza influenzino in qualche modo la nostra vita. Almeno così affermava Bert Hellinger, psicologo tedesco e naturalmente fondatore delle costellazioni familiari. Secondo Hellinger, che iniziò a esporre le proprie teorie tra gli anni '70 e '80, le nostre vite sarebbero condizionate da ingiustizie e privazioni subite dai nostri stessi antenati. Per fare un esempio molto semplice, se i miei antenati, generazione dopo generazione, hanno dimostrato di essere persone avide ed egoiste, probabilmente anche io avrò una tendenza più o meno evidente a essere avida ed egoista. Se soffro di una forte depressione potrebbe esserci una causa legata alla prematura scomparsa di un mio antenato. E via dicendo.
Ponendo la nostra attenzione a queste dinamiche familiari, alle relazioni e ai processi che si sviluppano nei nostri sistemi di appartenenza, tramite questo approccio terapeutico, si può arrivare a comprendere l’origine di molti aspetti (e di molti problemi) della nostra vita. È un approccio molto pratico ed esperienziale che si basa sull’osservazione e, una volta compreso ciò che ci condiziona o ha un’influenza sul nostro essere, ci permette di iniziare a fare qualcosa per modificare quell'aspetto della nostra vita che ci procura problemi.
La costellazioni familiari ti permetterebbero quindi di essere consapevole di molti aspetti che fino a quel momento ignoravi, appartenenti al tuo inconscio individuale, ma anche a quello familiare. Così, una volta compreso e riconosciuto il problema, questo viene rielaborato e assimilato permettendo la guarigione.
Le costellazioni familiari si svolgono in gruppo: uno o più persone si offrono per rappresentare la propria costellazione, mentre gli altri partecipanti si siedono in cerchio. In mezzo a loro siede il cosiddetto facilitatore o conduttore, che ha il compito di aiutare i partecipanti a sentirsi a proprio agio e a rilassarsi durante la seduta.
Naturalmente il facilitatore non lavora sull’improvvisazione. Se non è un ciarlatano, è un professionista con competenze anche di tipo psicologico. A lui quindi spetta porre la domanda di apertura della seduta tramite la quale concentrarsi sull’argomento che si vuole trattare.
Durante la seduta accade che il facilitatore inviti un partecipante a scegliere tra i presenti un rappresentante di se stesso e del familiare coinvolto, antenato o contemporaneo. Una volta che i vari membri della famiglia sono stati scelti, il partecipante scelto siede vicino al conduttore, rimanendo in silenzio, e la seduta prosegue condotta dal facilitatore.
Non ci sono prove scientifiche che l'approccio delle costellazioni familiari sia efficace. Al contrario, molto spesso i risultati ottenuti dal metodo sono stati attribuiti dalla letteratura scientifica a fenomeni come l'effetto placebo, la suggestione e l'empatia tra i partecipanti (e forse anche alla bravura psicologica del facilitatore).