Le domeniche ecologiche servono a migliorare la qualità dell’aria?

Domeniche ecologiche e ordinarie a confronto. I dati e le azioni da intraprendere per migliorare la qualità dell’aria delle città in cui viviamo.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Andrea Di Piazza Geologo specializzato in Green Management
30 Gennaio 2024 * ultima modifica il 31/01/2024

Inventate negli anni ‘90 le “domeniche ecologiche” sono nate per contrastare l’inquinamento atmosferico e sensibilizzare la cittadinanza all’utilizzo di mezzi pubblici o alternativi all’auto. A seconda dei vari ordinamenti comunali, sono concesse deroghe per mezzi ritenuti meno inquinanti (es. Euro 6) o per categorie speciali, nel complesso però questi particolari eventi sono pensati per permettere di vivere almeno per un giorno i centri abitati in una dimensione pedonale, liberi dallo schiavismo dei mezzi privati.

Ma cosa ci dicono i dati sulla qualità dell'aria nelle nostre città e, soprattutto, considerata la frequenza con cui vengono organizzate, queste iniziative contribuiscono fattivamente a ridurre lo smog?

La qualità generale dell'aria è in miglioramento?

Come tutti ormai sappiamo la Pianura Padana è una delle zone più inquinate d'Europa. Morfologia del territorio in primis, che la vede stretta pianura tra alte catene montuose, l'elevato tasso di industrializzazione e il traffico stradale (e aereo) fanno di questa parte d'Italia una zona di accumulo preferenziale per inquinanti e polveri sottili.

Secondo l'Agenzia europea dell'ambiente almeno 50.303 morti premature in Italia nel 2020 sono da collegarsi all'inquinamento del Nord Italia, con Cremona provincia italiana con la più alta percentuale di decessi – tra 150 e 200 per 100.000 residenti – attribuiti al particolato fine, o PM 2.5 (particelle aventi dimensioni minori o uguali a 2,5 micron). Tra i vari inquinanti atmosferici si segnalano l'ozono, gli ossidi di azoto e il particolato atmosferico (le cosiddette polveri sottili, che possono essere sia inalate che respirate con danni di varia entità a bronchi e polmoni).

A dispetto di questa nomea, dati alla mano, bisogna comunque dire che la situazione della qualità dell'aria sembra in miglioramento (almeno localmente). Nel 2023, per esempio, in Emilia-Romagna i livelli registrati dalla rete regionale della qualità dell’aria hanno mostrato per quasi tutti gli inquinanti concentrazioni medie inferiori a quelle osservate negli ultimi 5 anni. Anche in Piemonte si è registrato un miglioramento della qualità dell'aria a gennaio 2024 con concentrazioni medie annuali di PM2.5 inferiori rispetto alla media degli ultimi due anni. Arpa Lombardia conferma che il 2023 è stato l’anno migliore da quando è stata avviata la misurazione della qualità dell'aria.

Il PM2.5 per la prima volta è risultato entro i limiti in tutte le stazioni della rete di monitoraggio, mentre per quanto riguarda il PM10, per l’ottavo anno dal 2014 (con l’eccezione del 2015 e del 2017), in tutte le stazioni è stato rispettato il valore limite della concentrazione media annua pari a 40 µg/metro cubo. Prendendo in considerazione la media giornaliera, il numero delle stazioni che hanno superato il limite si è dimezzato passando da 43 a 20.

Domenica senz’auto: serve o no?

Le domeniche senz'auto di certo non potranno risolvere il problema dell'inquinamento atmosferico ma possono contribuire ad alleviare lo smog, oltre a sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema dei trasporti e dunque sull'adozione di uno stile di vita più sostenibile.

Proviamo a fare un esempio spulciando il sito di Arpa Lazio, che contiene i dati delle centraline di monitoraggio per la misura della concentrazione media giornaliera di alcuni inquinanti nella Capitale. Considerando il periodo novembre 2023 – gennaio 2024 e i parametri PM10, PM2.5 ed NO2, possiamo mettere a confronto i dati misurati nelle domeniche ecologiche (il 19 novembre, il 3 dicembre e il 14 gennaio) con quelli delle domeniche "ordinarie" (es. 26 novembre, 17 dicembre, 21 gennaio).

Bisogna anticipare che le condizioni meteorologiche di queste domeniche sono praticamente confrontabili (cielo sempre sereno o poco nuvoloso) con una sola giornata in cui la pressione atmosferica era leggermente più bassa (il 3 dicembre). Prendendo in considerazione le stazioni di Cipro, Arenula e Magna Grecia (disegnando quindi un transetto immaginario NE-SW) i dati di PM10 sono praticamente confrontabili in tutte le stazioni per tutti i giorni considerati, con una qualità dell'aria considerata accettabile ovunque. Da segnalare i valori più bassi di PM10 misurati in una domenica "ordinaria" (21 gennaio) con 12-13 µg/metro cubo).

I dati sui PM2.5 mostrano sempre valori di qualità dell'aria accettabile in tutte le domeniche considerate, con una domenica ecologica (3 dicembre) e una ordinaria (21 gennaio) in cui sono stati misurati i valori più bassi e confrontabili tra loro (tra 4 e 8 µg/metro cubo). Per quanto riguarda gli ossidi di azoto i valori sono sempre sotto soglia in tutte le stazioni considerate, con una qualità dell'aria buona e valori confrontabili sia nelle domeniche ecologiche che "ordinarie".

Ovviamente questa è un'analisi speditiva e a campione, ma se la qualità dell'aria di una domenica "ecologica" e una ordinaria è sostanzialmente simile, perché continuare ad organizzarle? Certamente il fattore di sensibilizzazione della cittadinanza ha ancora un suo peso, considerato che siamo ancora troppo dipendenti dai veicoli privati e queste giornate possono contribuire a diffondere una buona educazione alla mobilità alternativa e sostenibile. Anzi, forse le domeniche dedicate sono troppo poche.

Per la stagione 2023-2024 il calendario delle domeniche ecologiche di Roma prevede ancora il fermo dei mezzi il 25 febbraio e il 24 marzo, ma la Capitale non è l'unica a dedicare lo stop ai mezzi privati nell'ultimo giorno della settimana. In Emilia Romagna si svolgono nei 30 Comuni del Piano Aria Integrato Regionale, ovvero quelli con più di 30.000 abitanti come i Comuni dell’agglomerato urbano di Bologna, Fiorano Modenese, Maranello e Rubiera. Quattro domeniche al mese da ottobre 2023 ad aprile 2024, dalle ore 8:30 alle ore 18:30, con esclusione del periodo natalizio e del giorno di Pasqua. Anche Padova e nel Veneto in generale, tra ottobre e aprile si prevede almeno una domenica ecologica al mese.

Quali azioni intraprendere

La strada per migliorare la qualità dell'aria nono solo in Pianura Padana ma anche nel resto del Paese è però ancora piuttosto in salita. Oltre alle emissioni delle industrie è proprio sul traffico veicolare che bisognerebbe intervenire ulteriormente, non solo con blocchi del traffico ma con la realizzazione di estese zone a traffico limitato soprattutto nei centri urbani e con il potenziamento di parcheggi e mezzi pubblici.

Secondo i dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono oltre 300 le città italiane a possedere zone a traffico limitato (ZTL), ovvero porzioni di centri abitati e città di dimensione varia dove viene regolato l'ingresso dei veicoli con specifiche deroghe per contribuire a regolare il traffico e migliorare la qualità dell'aria. Sono strumenti di contrasto all'inquinamento da traffico veicolare essenziali e secondo un recente report di Clean Cities l'Italia è il Paese europeo con il maggior numero di zone sottoposte a limitazioni del traffico, anche se, sempre secondo il documento, il quadro normativo in materia dovrebbe superare delle residue criticità.

Le politiche nazionali e regionali devono poi promuovere necessariamente il passaggio a fonti di energia più pulite, riducendo drasticamente la dipendenza dai combustibili fossili e contribuendo a raggiungere la piena decarbonizzazione del settore. Localmente, è necessario poi introdurre norme più stringenti sul controllo delle emissioni industriali ma anche dei veicoli a motore. Bisogna poi sensibilizzare il pubblico sui comportamenti da adottare per contribuire ad uno stile di vita più sostenibile, tra questi sicuramente è determinante la scelta dei mezzi pubblici rispetto ai mezzi di trasporto privati (non soltanto la domenica).

Dopo una laurea in Geologia ed un dottorato di ricerca presso l'Università degli Studi Roma Tre, ha lavorato come ricercatore presso altro…