
Le mimose sono uno splendido fiore primaverile, simbolo della Festa internazionale della donna, ma non tutti sanno che è edibile, ovvero si può mangiare. Il fiore (attenzione non le foglie) è commestibile, ha un sapore molto gradevole e fa anche bene alla salute. La mimosa è un’acacia, originaria della Tasmania e dell’Australia e appartiene alla famiglia delle fabaceae. Il suo nome botanico è acacia dealbata e può essere usata in tanti modi decorativi, ma anche come ingrediente in cucina.
Le mimose possono essere un’aggiunta di colore al piatto, ma anche di sapore. Sono, inoltre, un ingrediente importante se si desidera seguire una dieta sana e varia. Ecco i principali benefici:
Esistono poi delle proprietà cosmetiche che vengono usate per la cura della pelle, soprattutto perché le mimose sono utili per contrastare le infiammazioni, le scottature e le ferite cutanee, ma sono anche utili per distendere la muscolatura e alleviare lo stress.
La mimosa viene spesso utilizzata come decorazione, semplicemente per rendere il piatto più attraente. La famosa torta mimosa è realizzata in modo tale da ricordare il fiore, ma in realtà non ne contiene neanche un bocciolo. La ricetta per eccellenza sono le frittelle, che si preparano prima di tutto eliminando la polvere dai fiorellini, che devono essere sciacquati in acqua fredda.
Si deve realizzare una pastella a base di farina, acqua e sale (ma vanno bene anche le varianti con la birra o con il latte) e aggiungere i fiorellini (privi di foglie e rametti). Una volta ben amalgamato, con il cucchiaio, il composto va versato in olio bollente. Appena si sarà rassodato e dorato, la frittella è pronta e può essere servita accompagnata con formaggi misti, per un antipasto raffinato, ma anche vaporizzata di zucchero e abbinata a crema pasticcera o gelato alla vaniglia.