
Il peperone crusco di Senise è un prodotto tipico della Basilicata, assomiglia nell’aspetto a un peperoncino (ma non lo è) e ha un sapore dolce. Lo conosci? Lo hai mai assaggiato?
Il peperone crusco di Senise è un simbolo della Basilicata e ha ottenuto il marchio IGP – Indicazione Geografica Tipica nel 1996. Arriva in Lucania nel XVI secolo, grazie agli spagnoli che lo importano dalle Antille, e viene coltivato nel territorio di Senise, zona in provincia di Potenza, alle pendici del Parco Nazionale del Pollino.
Ha una forma particolare, un po’ appuntita, che lo fa assomigliare a un peperoncino. È ottenuto dalla coltivazione dei tipi morfologici Appuntito, Tronco e Uncino della specie Capsicum annuum ed è caratterizzato da un rosso intenso. Il raccolto avviene nel mese di agosto, periodo in cui ci sono anche delle sagre dedicate al famoso IGP.
Il peperone crusco o crusck è essiccato naturalmente. Viene lasciato appeso al sole, in meravigliose collane che sembrano di corallo, e poi passato in forno. Ciò lo rende molto croccante. Se non viene mantenuto intero, ma frantumato e ridotto in polvere, è detto Zafaran. Il Senise è chiamato infatti anche zafferano della Basilicata e serve per condire salumi e piatti della tradizione.
Questi sono i valori nutrizionali per 100 grammi di peperone rosso crudo. Considera che il crusco essendo essiccato ha una concentrazione maggiore di vitamine, ma se ne mangia molto meno, soprattutto se si usa come se fosse una spezia.
Il peperone crusco di Senise racchiude le proprietà nutrizionali del peperone rosso, con una differenza sostanziale: ha una polpa sottile (da 1,5 a 2,2 mm) e povera di acqua. Ciò lo rende ideale per essere essiccato, ma anche più concentrato di vitamine, come la A. In assoluto, però, quella di cui è più ricco è la vitamina C (si dice il 30% in più rispetto agli altri tipi) importante per promuovere il buon funzionamento de l sistema immunitario.
Contiene capsaicina, sostanza che riduce il colesterolo cattivo, e luteina, famosa per proteggere gli occhi.
Il Peperone di Senise si consuma principalmente essiccato, ma lo puoi acquistare fresco e poi lavoralo a casa. Il principale modo per gustarlo è un piatto tipico lucano, in cui vengono fritti in olio bollente e salati. Diventano così cruschi, ovvero croccanti. Si abbinano molto bene con le carni rosse, il baccalà, i formaggi e le verdure fresche, per esempio le fave, ma anche con la pasta. Spesso servono per accompagnare le uova o la salsiccia.
Fonte | Crea