
La puoi riconoscere facilmente nel momento esatto in cui ne intravedi, lungo i bordi di strade e sentieri, i minuscoli fiori rosa dalle piccole venature di viola. La malva (Malva sylvestris) è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Malvaceae, estremamente interessante per le sue proprietà lenitive e antinfiammatorie.
I suoi principi attivi si concentrano proprio nei suoi fiori e nelle grandi foglie, entrambi ricchi di mucillagini. Quando la malva viene utilizzata in cucina come verdura, queste mucillagini, una volta ingerite, si gonfiano e premono delicatamente sulle pareti dell'intestino, stimolandone la contrazione e quindi agevolandone lo svuotamento. Ecco perché la malva è utilissima in caso di costipazione, perché tra le sue proprietà c’è anche quella di essere lassativa. Usata per via orale, allevia anche i dolori legati all’apparato digerente, così come può essere considerata anche un buon rimedio in caso di gastroenterite.
La malva viene indicata anche per le infiammazioni delle vie respiratorie, in caso di raffreddamento e di tosse secca. In questi casi l’ideale è assumerla sotto forma di infuso: 2 cucchiaini da caffè di foglie secche lasciati in infusione dai 5 ai 10 minuti in una tazza di acqua bollente, con l’aggiunta di un po’ di miele. Due o tre tazze al giorno sono un vero toccasana per alleviare il mal di gola e per combattere la tosse.
Se invece vuoi preparare un decotto, allora devi mettere la pianta nell’acqua fredda e portare tutto a ebollizione; poi filtra e usa il decotto per fare gargarismi e abbondanti sciacqui alla gola.
Nell’uso locale la malva è un trattamento consigliato per risolvere vari disturbi della pelle: allevia il prurito e accelera la cicatrizzazione; se poi la malva viene associata anche a un’altra pianta, l’Amebia euchroma, sotto forma di unguento, può aiutare anche ad accelerare la guarigione dalle scottature.