
Il dragoncello è un'erba aromatica con un sapore che ricorda la liquirizia. Ha un gusto fresco e primaverile, ideale per rendere i tuoi piatti interessanti ed eleganti. Si abbina bene con le verdure, ma anche con il pesce e le carne bianche. Inoltre, fa bene alla salute. Conosci le sue proprietà?
Il dragoncello è un'erba verde nota per le sue foglie lucide e sottili e il sapore aromatico. Il tipo più comune utilizzato nelle ricette è la varietà francese. Non a caso è molto usato nella cucina Oltralpe, dove viene definito "il re delle erbe" per la sua capacità di rendere più eleganti le ricette. È una pianta perenne, il che significa che una volta piantato, ricrescerà ogni anno. È nel genere Artemesia, che comprende altre verdure con un gusto simile alla liquirizia come quella usata per preparare l' assenzio, l’ aperitivo francese. Gli steli sono duri e legnosi e le foglie sono lunghe e sottili con estremità appuntite.
Sono numerose le varietà di dragoncello, oltre a quella francese, considerata la più nota. Qui trovi le due maggiormente usate in cucina:
C’è poi anche il dragoncello selvatico, che è comunemente usato nelle medicine popolari.
Qui trovi i valori nutrizionali per 100 grammi di dragoncello essiccato. Considera che di solito in una ricetta per 2/3 persone se ne usa un pizzico, non più di un grammo.
Il dragoncello è a basso contenuto di calorie e contiene diversi nutrienti, tra cui manganese, ferro e potassio. Sebbene questi minerali siano benefici per la nostra salute, poiché il dragoncello è tipicamente usato in piccole quantità, è improbabile che l'erba abbia benefici significativi per la salute. Come con la maggior parte delle erbe, il dragoncello è un modo per aggiungere sapore senza grassi e calorie alla tua dieta. E può anche essere un modo per dare gusto ai tuoi piatti ed evitare l’abuso di sale.
Il dragoncello in cucina si può usare fresco ed essiccato. Quando si cucina quello fresco, le foglie devono essere sciacquate e tamponate. Vengono rimosse dallo stelo, operazione che può essere eseguita semplicemente facendo scorrere le dita lungo lo stelo dall'alto verso il basso. Le foglie possono essere utilizzate intere o tritate ma attenzione perché si ammaccano facilmente. E ovviamente va aggiunto a crudo a fine cottura; se lasciato cuocere a lungo, il sapore diventerà amaro. Può essere incorporato nei condimenti per insalata e nelle salse (come le famose bernese e olandese), da abbinare al pollo e al pesce. È anche un'erba ideale quando si prepara l'aceto aromatizzato.
Fonte | Humanitas