
La zizania acquatica, anche detta riso degli indiani o wild rice, non ha nulla a che vedere con il riso. È una pianta acquatica che cresce spontaneamente nelle paludi di acqua dolci, poco profonde e vicine ai ruscelli, ed è ricca di antiossidanti. Questa pianta è stata inserita dal WWF tra i 50 cibi del futuro, ovvero quegli alimenti che permetteranno di salvaguardare la biodiversitàe il benessere degli individui. Nello specifico, il wild rice richiede davvero poca acqua per crescere e si sviluppa molto velocemente e in altezza, ideale per contrastare la siccità e la deforestazione causata dall’agricoltura.
Le piante di zizania acquatica sono alte da 1 a 3 metri e sono caratterizzate da un grande grappolo di fiori aperti. Il riso selvatico o riso degli indiani non è realmente riso, ma un'erba acquatica, tipica del Nordamerica.
La raccolta del Northern Wild Rice risale a centinaia di anni fa ed è diventato importante, prima di tutto, per essere un cibo tipico delle tribù dei nativi americani, che risiedono dalla regione dei Grandi Laghi al Seminole in Florida. In questa zona, la zizania cresceva spontaneamente e si raccoglieva con le canoe. Come ricorda la parabola evangelica (da cui deriva l'espressione “seminare zizania”), è infestante e di conseguenza i raccolti sono sempre stati molto ricchi. E proprio gli indigeni l’hanno soprannominato Ojibwe, che si traduce in "buona bacca".
La zizania aquatica è caratterizzata da chicchi di un colore che va dal rosso-bruno al nero e hanno una forma allungata. Sono lunghi circa un centimetro, sono affusolati e croccanti. Il sapore ricorda la nocciola e il tè e ha un alto potere saziante. Una volta raccolti i chicchi, ancora intrisi d’acqua, si scaldano al fuoco, così acquistano la colorazione scura e il gusto particolare. Il Wild Rice, da qualcosa di quasi ignoto, si è diffuso piano piano ed è entrato a far parte degli usi e costumi comuni degli americani e dei canadesi, tanto che nel giorno del Ringraziamento viene spesso cucinato e consumato come un ingrediente tradizionale. Negli ultimi anni, si è diffusa anche in altri Paesi, per esempio in Italia: la prima coltivazione è stata a Pavia.
Nelle riserve dei nativi americani, dove i tassi di disoccupazione sono alti, continua a essere un bene prezioso: la raccolta tradizionale del riso selvatico è ancora una necessità. Ogni autunno raccolgono circa 50.000 libbre di riso per poi venderle ai mulini locali.
I valori nutrizionali di 100 grami di zizania cruda sono i seguenti:
Il wild rice può rappresentare una valida alternativa ad altri cereali, con cui condivide proprietà nutrizionali simili. Ha un basso indice glicemico e un alto potere saziante, perché molto ricco di fibre, che fanno bene all’intestino, e di proteine. Fornisce un basso apporto di lipidi, risultando facilmente digeribile. Queste caratteristiche lo rendono un vero alleato della linea. Infine, proprio come il riso tradizionale, non contiene glutine ed è quindi adatto ai celiaci.
Non sono note controindicazioni per la zizania e al momento non risultano interazioni fra il consumo di riso selvaggio e l’assunzione di farmaci o altre sostanze. In caso di dubbi è bene chiedere consiglio al proprio medico.
Il riso selvatico può essere consumato cotto oppure fatto germinare, come vuole la tradizione crudista. La cottura in pentola richiede 60/90 minuti ma i tempi di cottura si riducono della metà lasciando la zizania acquatica a bagno prima di cuocerla.
È possibile usare questo cereale per preparare il classico riso pilaf da utilizzare come contorno o come insalata fredda. Puoi anche usarlo per fare delle zuppe, abbinandolo a funghi ma anche cavolfiori.
Fonte | Usda