
Le prugne sono un dolcissimo frutto estivo, che possono essere consumate fresche o secche. Sono ricche di antiossidanti, sali minerali e aiutano il benessere di intestino, ossa e del sistema cardiocircolatorio. Quasi certamente ti sarà capitato di sentir parlare indifferentemente di prugne o susine, ma devi sapere che tra esiste una differenza: si parla infatti di prugna per la qualità che potremmo definire classica, molto spesso con la buccia blu-violacea, che nasce dal Prunus domestica (o susino europeo), mentre la susina è una varietà diversa, più morbida e con una forma tondeggiante, che proviene da un albero che, per quanto simile, appartiene alla specie Prunus salicina (o susino cino-giapponese). Altre diversità riguardano i tempi di fioritura e il consumo alimentare: le prugne possono essere mangiate al naturale oppure essiccate, mentre le susine andrebbero consumate solamente fresche.
La terra di origine delle prugne è l’Asia, ma tantissime vengono coltivate anche in Europa e in America. Proprio per questo motivo, le varietà esistenti di prugne vengono suddivise in 3 grandi gruppi, relativi all'area d'origine:
Si tratta ovviamente di un raggruppamento indicativo, dato che le varietà di prugne esistenti sarebbero oltre 2000, con bucce di colore violaceo, rosso, verde o giallo.
Se consumi 100 grammi di prugne fresche apporterai al tuo organismo 45 calorie (kcal), provenienti al 93% da carboidrati, con un contenuto di proteine e lipidi pari rispettivamente al 5% e 2% del totale. Andando più nello specifico, questi sono i valori nutrizionali completi della prugna, sempre inteso per 100 grammi (g) di prodotto:
Le proprietà e i benefici delle prugne sono legati principalmente alla quantità di vitamine, fibre e minerali che questo frutto contiene. La polpa della prugna è ricca di potassio, che è un vero tonico cardiaco e muscolare, che ti aiuta a prevenire i crampi che possono comparire dopo aver svolto un’intensa attività fisica.
Grazie al contenuto di vitamina A e ai polifenoli (cianidina, catechina, epicatechina e proantocianidine), le prugne esercitano un’azione antiossidante che protegge l’organismo dall’azione dei radicali liberi in grado di danneggiare le tue cellule. É un’ottima fonte di vitamina C che aiuta l'organismo ad assorbire ferro, supporta il buon funzionamento delle difese immunitarie e protegge il colesterolo dall'ossidazione.
Grazie all’alto contenuto di acqua (87,50 gr per 100 grammi di prodotto) e di fibre, le prugne sono conosciute per il loro effetto lassativo. Questo effetto è dovuto anche al sorbitolo, uno zucchero che ha la caratteristica di richiamare l’acqua fluidificando il lume intestinale. Il sorbitolo non viene assorbito completamente e, restando nell’apparato enterico, ne aumenta il contenuto di acqua con la conseguente azione lassativa che conosciamo.
Le prugne si possono mangiare in molti modi diversi. Sono un frutto delizioso, che può essere consumato fresco, aggiunto alle macedonie o alle torte di frutta. Può essere utilizzato per produrre delle ottime marmellate, che si possono abbinare con il dolce ma anche con il salato, per esempio i formaggi e la selvaggina. É possibile sciropparle, con o senza alcol.
Le prugne sono molto caloriche e contengono molte fibre, quindi è bene non esagerare. Una porzione dovrebbe essere di 150 grammi di frutta fresca al giorno e quindi il consiglio, a seconda della dimensione, è di non superare le 4-5 al giorno. Per la frutta secca e le sciroppata le indicazioni cambiano: 5-6 pezzi, che corrispondono a 40gr è la dose massima se non si hanno problemi intestinali o di gastrite, altrimenti anche meno.
Le prugne sono un frutto prezioso, ma bisogna mangiarle con le dovute attenzioni. Prima di tutto sono fonte di ossalati, molecole che possono favorire la formazione di calcoli, e non sono indicate per chi soffre di diabete, soprattutto quelle secche. Il motivo è la presenza di sorbitolo, uno zucchero che tende ad accumularsi nelle cellule che nei pazienti diabetici sono avide di zuccheri. Sono sconsigliate anche in gravidanza, in caso di diabete gestazionale, e in allattamento, occorre far attenzione: il sorbitolo trasmesso nel latte materno potrebbe causare diarrea nel neonato. Infine, le prugne secche possono disturbare le persone che soffrono di gastrite.