
Sono molte le persone che considerano le taccole un ortaggio, in realtà sono legumi, caratterizzati da un tenero baccello di color verde brillante, al cui interno sono racchiusi dei piselli molto piccoli. Questo vegetale si consuma tutto ed è ricco di fibra.
Le taccole sono una varietà di legume caratterizzato da un tenero baccello commestibile. All’interno crescono dei piselli (varietà macrocarpon), molto piccoli e molto morbidi, che però non vanno sgranati. Va consumato tutto intero. Proprio per questo motivo, in francese, è chiamato Mangetout mentre in spagnolo Cometodo, ovvero mangia tutto. Tra i nomi, con cui puoi trovare le taccole ci sono anche pisello delle nevi (snow peas) o pisello zuccherino. La stagione è da giugno a settembre, ma le trovi quasi tutto l’anno. Sono vendute anche già congelate ma le proprietà nutrizionali sono ovviamente meno interessanti.
Questo ortaggio fa parte della famiglia delle Fabaceae, genere Pisum, il cui nome latino completo corrisponde a Pisum sativum macrocarpon. Ogni baccello contiene fino a sette piselli e questi piselli possono essere cotti o mangiati crudi. Si raccolgono quando sono ancora un po’ acerbi, ovvero quando sono teneri e croccanti.
L'origine e gli antenati del Pisum sativum non sono ancora chiari. Si ritiene generalmente che le taccole siano originarie dell'Asia sud-occidentale, probabilmente dell'India nord-occidentale, del Pakistan o delle aree adiacenti dell'ex Unione Sovietica (ora Tagikistan, Uzbekistan, Turkmenistan e Kirghizistan) e dell'Afghanistan e successivamente si siano diffuse in Europa. Attualmente, il Pisum sativum è coltivato in tutti i paesi temperati, come coltura di stagione fredda nelle regioni subtropicali e nella maggior parte degli altopiani tropicali. Le taccole furono introdotte nelle Americhe subito dopo Colombo.
Attenzione a non cadere in un errore molto comune: le taccole e i piattoni non sono la stessa cosa. Le prime sono della specie Pisum sativum, mentre i secondi della Phaseolus vulgaris. Sono molto simili tra loro, ma se li osservi bene, soprattutto prima di trovarteli nel piatto già cucinati, noterai la differenza: i piattoni sono il doppio delle taccole per lunghezza, mentre le taccole sono decisamente più larghe. Le taccole sono di un bel verde brillante, mentre i piattoni sono un verde che sfuma al giallo. E poi anche il sapore è diverso: le prime sono croccanti e dolci, i secondi un po’ più carnosi e meno saporiti.
Questi sono i valori nutrizionali per 100 grammi di taccole crude:
Come abbiamo anticipato, delle taccole si mangia tutto e questa caratteristica da un punto di vista nutrizionali ha eccellenti benefici. Il baccello infatti racchiude un alto contenuto di fibre, vitamine e sali minerali. In particolare, sono ricche di ferro, potassio, vitamina C e fitoestrogeni, con potenziali effetti benefici quali regolarità del transito intestinale, riduzione del gonfiore addominale e del senso di fame, regolazione del ciclo mestruale. Ciliegina sulla torta, le taccole sono estremamente poco caloriche; parliamo di 42 calorie per ogni 100 grammi di ortaggio. Ciò le rende indicatissime se stai cercando di perdere peso.
Alti livelli di fibra alimentare nel corpo, inoltre, significano un maggiore controllo sui livelli di zucchero nel sangue. Ciò è particolarmente importante per le persone con diabete, che hanno bisogno di controllare l'assunzione di zuccheri semplici e monitorare attentamente i livelli di zucchero nel sangue per prevenire picchi e cali improvvisi.
Le taccole sono un alimento ben tollerato. Per quanto riguarda le controindicazioni, bisogna evitarne il consumo se si sa di esserne allergico o intollerante. Se hai problemi con prodotti della stessa famiglia, non mangiarli.
Le taccole sono molto semplici da cucinare e, se ti piacciono, potresti anche consumarle crude. Il modo più semplice per prepararle, è saltarle in padella con olio e condimento. In questo modo potrai conservarne le proprietà nutrizionali e valorizzarne il sapore. Inoltre, sono sufficienti pochi minuti di cottura. Ovviamente, si possono anche friggere, bollire e abbinare a piatti a base di pesce, caldi e freddi.
Questi legumi non hanno una lunga durata, quindi dopo averle acquistate o raccolte, puoi conservarle in frigorifero per 2-3 giorni prima che la qualità inizi a diminuire. Perdono molto rapidamente croccantezza e il sapore dolce.
Fonte | USDA