L'Unione Europea ha annunciato l'intenzione di vietare il bisfenolo A (BPA) nei materiali a contatto con gli alimenti. Una decisione importante, salutata con favore da molti, che mira a tutelare la salute dei cittadini dai potenziali rischi associati a questa sostanza chimica.
Il BPA può migrare dalla plastica agli alimenti, soprattutto se i contenitori sono danneggiati o utilizzati ad alte temperature. La sostanza si trova in molti oggetti di uso quotidiano, come contenitori per alimenti in plastica, borracce, tazze, scatolame e lattine, persino nei biberon e nei contenitori per neonati. Tuttavia, c'è un problema, e bello grosso, relativo alla sua sicurezza.
Il Bisfenolo A è un interferente endocrino, capace di alterare l'equilibrio ormonale del corpo. Se ne parla da tempo e la sua pericolosità è stata oggetto di numerosi studi e dibattiti. L'esposizione al BPA è stata collegata a diverse problematiche, tra cui disturbi del sistema riproduttivo, problemi alla tiroide, diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, obesità e addirittura cancro.
L'allarme è scattato quando l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare ha evidenziato preoccupazioni significative per la salute legate all'esposizione al BPA attraverso gli alimenti. L'EFSA ha infatti stabilito una nuova soglia giornaliera tollerabile del BPA, circa 20mila volte più bassa rispetto a quella precedente. Un dato preoccupante, se si considera che l'esposizione degli europei al BPA è risultata essere ben al di sopra dei livelli accettabili di sicurezza sanitaria.
Ecco perché la decisione di vietare il BPA è un passo fondamentale nella direzione della tutela della salute pubblica. L'entrata in vigore del divieto è prevista per la fine del 2025 o l'inizio del 2026, ma nel frattempo è importante che i consumatori si adoperino per ridurre l'esposizione al BPA.
Ecco alcuni consigli:
Ridurre l'esposizione al BPA è un impegno per la salute presente e futura. Con un po' di attenzione e consapevolezza, possiamo fare la differenza.
Oltre al BPA, esistono altri bisfenoli utilizzati nella produzione di plastiche. La Commissione Europea sta valutando i rischi per la salute associati a queste sostanze e potrebbe prendere ulteriori misure restrittive.
L'informazione e la consapevolezza dei consumatori sono cruciali per ridurre l'esposizione al BPA e ad altre sostanze chimiche dannose. È importante leggere attentamente le etichette dei prodotti e scegliere alternative sicure per la salute.
La scelta di ridurre il BPA è un impegno per la salute presente e futura. Un impegno che richiede la collaborazione di tutti: cittadini, aziende e istituzioni.
Fonte | Commissione Europea