L’importanza di leggere un libro a un bambino per un corretto sviluppo cognitivo (e non solo)

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Non è mai troppo presto per iniziare. I benefici di leggere una storia o una favola a un bambino, anche molto piccolo, saranno presto evidenti: abituarli alla lettura di un buon libro, infatti, permette loro di sviluppare in modo corretto il linguaggio, le abilità di lettura e soprattutto di apprezzare un momento di condivisione con mamma o papà.
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Gaia Cortese 7 Marzo 2020

Nei primi anni di vita, prima dell’età scolare, leggere a un bambino è fondamentale perché garantisce uno sviluppo corretto di quella rete di connessioni del cervello lungo le quali viaggiano le informazioni. A confermarlo è uno studio pubblicato su Science Daily e condotto da un gruppo di ricercatori del Reading and Literacy Discovery Center del Children’s Hospital Medical Center di Cincinnati.

Lo studio, guidato da John Hutton, è stato condotto su 47 bambini di età tra i 3 e i 5 anni, che sono stati sottoposti a una risonanza magnetica particolare, chiamata Diffusion Tensor Imaging (DTI), particolarmente adatta allo scopo di rilevare la presenza di strutture fibrose come quelle presenti nel cervello. Sul campione dei bambini coinvolti è stata considerata anche la durata di esposizione media al giorno su eventuali device elettronici (come per esempio il tablet), oltre ad altri parametri di tipo cognitivo rilevati attraverso altri test.

Questa ricerca è stata messa in relazione con un precedente studio di Hutton dove, sempre tramite risonanza magnetica, era già stato rilevata la presenza di strutture fibrose in bambinni in età prescolare che trascorrevano del tempo ascoltando le letture proposte dai loro genitori. Il confronto tra i due studi e nello specifico tra le immagini ottenute attraverso le risonanze, ha permesso di evidenziare un’importante differenza nella struttura delle fibre, molto più espansa e ordinata nei bambini esposti alla lettura, rispetto a quelli esposti alla schermata di un device elettronico.

Non solo. La ricerca ha messo in guardia anche i genitori abituati a lasciare i propri figli davanti a un qualsiasi schermo più di un'ora al giorno. Le conseguenze? Un rallentamento nello sviluppo delle abilità di lettura, maggiori difficoltà nella comprensione di un testo e un uso ridotto del linguaggio.

I benefici di leggere ai bambini

Sul sito di Nati per Leggere, un programma nato dalla collaborazione dell’Associazione Culturale Pediatri, dell’Associazione Italiana Biblioteche e del Centro per la Salute del Bambino, esiste un vero e proprio decalogo che elenca le ragioni per cui è importante che genitori e adulti crescano i più piccoli senza fargli mai mancare la lettura di un buon libro.

Un bambino che cresce abituandosi alla lettura di una storia farà meno fatica a svolgere i compiti una volta a scuola e non avrà difficoltà nella comprensione dei testi scolastici. Senza contare l’importanza dello stare insieme, di condividere questo momento con la mamma o con il papà, il piacere di ascoltare la voce di un genitore che in quel dato momento è al 100 per cento con il proprio bambino senza essere distratto da altre incombenze.

Un bambino abituato ad ascoltare ha maggiori possibilità di raggiungere una buona capacità di linguaggio e di dimostrare abilità intellettuali migliori rispetto ai coetanei che non hanno avuto la possibilità di condividere con i propri genitori il piacere della lettura.