Marcos Llorente, centrocampista dell'Atletico Madrid impegnato ai quarti di finale di Champions League contro il Borussia Dortmund, prima della partita ha rilasciato un'intervista in cui ha parlato della sua dieta. "È uno stile di vita, lo faccio per la salute, non per il calcio" ha dichiarato a Marca. "Si dovrebbero eliminare tutti i cibi ultra-processati, ovvero tutto quello che è pasta, pane, grano e riso. Evito anche i cereali e i latticini. Mangio al massimo formaggi di alta qualità". 

Llorente basa la sua alimentazione su tutti gli alimenti che venivano mangiati anche nell'era del paleolitico ed infatti è proprio questo il segreto di questa particolare dieta. "La mia alimentazione si basa su carne, pesce, uova, verdure e patate" conclude il calciatore spagnolo.

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Da queste sue parole, adesso, proviamo a capire quanto realmente questa dieta sia sana e sicura per tutti, anche per chi non pratichi sport. Alla fine invece faremo un focus su quanto la dieta paleolitica sia sostenibile a livello ambientale. Partiamo

Come detto prima si tratta di un ritorno a un’alimentazione fatta di carne, pesce, bacche, frutta e verdura, di tutto ciò che i nostri antenati, insomma, riuscivano a procurarsi cacciando e raccogliendo, senza quindi far ricorso all’agricoltura o all’allevamento. Accanto al fascino di una dieta dal sapore ancestrale e alle potenziali proprietà benefiche che ne deriverebbero, come l’effetto dimagrante, serve comunque molta prudenza sulla presunta affidabilità e molta attenzione alle controindicazioni.

I cibi che più si mangiano per chi vuole seguire la dieta paleolitica sono:

1. carne
2. pesce
3. crostacei
4. frutta
5. verdura
6. semi
7.  bacche

Ricordati però che dovresti evitare, invece, quei famosi cibi ultra processati di cui Llorente ha parlato, ovvero:

1. pasta
2. pane
3. biscotti
4. fette biscottate
5. riso
6. cereali
7. legumi 
8. latte e latticini
9. burro
10. sale e zucchero
11. oli raffinati
12. birra e altri alcolici
13. il caffè.

Quali sono i benefici della dieta paleolitica?

Il suo ideatore, il dottor Loren Cordain, ha sottolineato che uno dei maggiori benefici è l’effetto dimagrante determinato dall’assunzione di cibi con uno scarso apporto calorico. Inoltre, la dieta avrebbe importanti proprietà antiossidanti e depurative e grazie all’utilizzo esclusivo di carne e pesce.

La dieta paleolitica ha controindicazioni? Questa domanda l'abbiamo fatta direttamente al nostro nutrizionista, Simone Gabrielli il quale ha risposto.

"Non ci sono prove concrete che faccia bene al contrario delle numerose prove a favore della dieta mediterranea, oltre a questo la dieta paleo incoraggia il consumo di carni rosse che a lungo andare possono causare problemi alla salute soprattutto a livello cardiovascolare."

Devi considerare, inoltre, che escludendo i legumi o i latticini, si avrebbe un’alimentazione carente di calcio, magnesio e vitamina D.

La dieta paleolitica è sostenibile a livello ambientale?

In questo caso è difficile da dire se la dieta paleolitica sia una dieta sostenibile oppure no al 100% e questo lo diciamo basandoci solo su quali cibi mangiare e quali evitare. Potremmo dire assolutamente che si tratti di una dieta che va contro tantissimi principi sostenibili e ambientali, come il mangiare pesce e carne. Due diverse specie di animali che al giorno d'oggi subiscono violenze, sono il cuore degli allevamenti intesivi di terra e marittimi, i quali sappiamo quanto inquinano. Però la dieta paleolitica non prevede la coltivazione e produzione di tantissimi altri alimenti che nel settore alimentare producono un elevato inquinamento (anche se sempre inferiori a quello della carne).

Fonte | La Paleodieta mangiare come gli uomini della preistoria fa davvero bene al tuo corpo?