L’obbligo di parental control sulle SIM intestate ai minorenni parte oggi: cosa cambia per genitori e under18

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Dal 21 novembre sono obbligatorie le nuove disposizioni per gli internet service provider a tutela dei minorenni. Le piattaforme web che trattano quegli ambiti ritenuti non sicuri per gli under 18 dovranno attivare nuovi sistemi di parental control gratuiti su tutte le SIM intestate agli under 18.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Maria Teresa Gasbarrone 21 Novembre 2023

Da oggi 21 novembre entrano in vigore le nuove disposizioni dell'Agcom – l'Autorità garante delle comunicazioni – sul parental control obbligatorio per tutta una serie di siti e piattaforme online.

L'obiettivo è quello di rendere il web più sicuro per i minorenni attraverso nuovi e più rigidi obblighi per gli internet service provider, ovvero gli operatori di servizi web, su SIM intestate a minorenni.

Cosa cambia in concreto per gli utenti under 18? Secondo quanto stabilito nelle nuove disposizioni dell'Agcom attraverso la Delibera 9/23/CIR del 25 gennaio 2023, gli operatori di siti web dovranno introdurre tutti gli strumenti necessari a filtrare i contenuti inappropriati e bloccare quei contenuti riservati ai maggiorenni.

Il blocco potrà essere chiesto anche per le SIM intestate ai genitori ma utilizzate da figli minorenni.

Quali siti saranno oscurabili?

Sono stati indicati otto ambiti ritenuti non sicuri per gli utenti, ovvero:

  • Contenuti per adulti: siti riservati ai maggiorenni, ma anche siti che mostrano nudità in un contesto pornografico, accessori sessuali, attività orientate al sesso; siti che raccomandano l’acquisto di tali beni e servizi;
  • Gioco d'azzardo e scommesse;
  • Siti che forniscono informazioni e supportano la vendita di armi;
  • Siti che incitano ad atteggiamenti di odio o razzismo;
  • Siti che invitano alla violenza, anche autolesionistica, e al suicidio;
  • Siti che puntano alla promozione di pratiche che possono danneggiare la salute alla luce di consolidate conoscenze mediche: dai disturbi alimentari all'uso di alcol e droga;
  • Siti riconducibili a sette religiose;
  • Siti e canali che mostrano come accedere e muoversi nel dark web, o rendere l'attività online non rintracciabile;

Cosa succede dal 21 novembre?

Entro la data del 21 novembre gli operatori sono quindi tenuti a comunicare come hanno deciso di adempiere ai nuovi obblighi: le soluzioni tecniche adottate; le categorie di contenuti da bloccare individuate; i soggetti terzi utilizzati come partner tecnologici per implementare il sistema di parental control.

Gli operatori devono comunicare all’Agcom le categorie utilizzate e i soggetti a cui sono affidati definizione e aggiornamento delle liste di domini e siti oggetto di blocco. Se non è possibile filtrare il singolo contenuto, il filtro va esteso all’intero sito o applicazione.

I sistemi di parental control devono essere inoltre gratuiti per tutti gli utenti under 18 e non possono essere chieste iscrizioni di nessun tipo per poterne usufruire. Gli provider interessati devono rendere disponibili guide chiare e assistenza per l'attivazione dei servizi di parental control.

Per i provider che non si adegueranno alle nuove disposizioni sono previsti anche sanzioni.