La Commissione Europea ha approvato in via definitiva un decreto che il Ministro dell'Ambiente e sicurezza energetica Fratin aveva inviato a inizio 2023. Si tratta della legge sulla realizzazione delle comunità energetiche, le quali riceveranno un pacchetto di incentivi pari a 5,7 miliardi di euro erogabili fino a fine dicembre 2027.
A cosa serviranno questi soldi?
Gli incentivi alla CER italiane potranno favorire lo sviluppo della produzione di energia rinnovabile e di conseguenza grazie a essi potranno essere conseguiti anche gli obiettivi ambientali europei e nazionali.
Nello specifico verranno approvati quei progetti in autoconsumo con capacità fino a 1 MW ancora in cantiere. E per quanto riguarda la modalità di pagamento, il fondo potrà essere erogato al beneficiario, in base all'ordine cronologico di richiesta. Ovvero chi è prima nella lista dei progetti sulle comunità energetiche, prima verrà servito con l'agevolazione.
A commentare la norma approvata dall'Unione Europea è stato direttamente il Ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin:
"Siamo di fronte a una svolta, a una nuova fase storica nel rapporto tra cittadini ed energia", commenta il ministro. "Ora le Comunità energetiche rinnovabili – spiega – potranno diventare una realtà diffusa nel Paese, sviluppando le fonti rinnovabili e rendendo finalmente il territorio protagonista del futuro energetico nazionale.
Il regime – scrive la Commissione europea in una nota – sarà parzialmente finanziato tramite il dispositivo per la ripresa e la resilienza, in seguito alla valutazione positiva del piano per la ripresa e la resilienza dell’Italia effettuata dalla Commissione e adottata dal Consiglio per un importo pari a circa 2,2 miliardi di euro. La parte del regime finanziata da tale dispositivo resterà in vigore fino al 31 dicembre 2025, mentre la rimanente parte del regime fino al 31 dicembre 2027. Il regime sostiene la costruzione di impianti per la produzione di energia rinnovabile e l’espansione di quelli esistenti.
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