
Essenziale per il benessere delle ossa e per il metabolismo di grassi e carboidrati, il manganese è un minerale presente nell'organismo in piccolissime quantità. Si parla di circa 20 mg che si concentrano prevalentemente nei reni, nel pancreas, nel fegato e nelle ossa. Nello specifico è stato calcolato che il corpo di un uomo adulto di media statura e peso ne contiene dai 10 ai 40 mg, una quantità davvero minima, ma come vedremo, indispensabile.
Il manganese non solo è coinvolto nella formazione delle ossa, ma è anche fondamentale per il funzionamento del cervello e del sistema immunitario, per il metabolismo del colesterolo, dei carboidrati e delle proteine.
È un elemento chimico (la sua sigla nella tavola degli elementi è Mn), un cofattore per enzimi dall'attività antiossidante che neutralizza i radicali liberi potenzialmente dannosi per la salute dell’organismo. Difatti, il manganese partecipa all’attività della superossido dismutasi (SOD) presente nei mitocondri delle cellule, uno dei principali enzimi deputati alla detossificazione dell’organismo dai radicali liberi e dalle specie reattive dell’ossigeno (ROS), prodotti dal metabolismo energetico, ma anche dallo stress associato a malattie infiammatorie e infettive, dall’attività fisica, dall’esposizione ad agenti inquinanti, dall’assunzione di farmaci e via dicendo.
Il manganese si trova in molti alimenti tra cui verdure a foglia verde, barbabietole, taccole, spinaci, porri e carote. Si trova anche nei cereali integrali e nella crusca, oltre che nel riso integrale.
Altre buone fonti di manganese sono la frutta secca (noci, mandorle e nocciole) e la frutta esotica (cocco, ananas, kiwi). Trovi questo minerale anche nei semi come quelli di zucca e di girasole, il cui consumo quotidiano si sta largamente diffondendo anche con riferimento all’elevato valore nutritivo e alle proprietà benefiche di questi alimenti (contengono anche vitamine, sali minerali, acidi grassi omega 3 e omega 6).
Tra le spezie invece, tracce di manganese si trovano anche nella curcuma e nei chiodi di garofano.
Il manganese non può mancare nell'alimentazione quotidiana, soprattutto in età pediatrica con riferimento allo sviluppo delle ossa e del sistema nervoso. Nei bambini fino ai 12 mesi di vita si parla di un'assunzione giornaliera di almeno 0,4 milligrammi, mentre in età adulta, dai 18 anni compiuti, nell'uomo l'assunzione giornaliera raccomandata è pari a 2,7 mg, mentre nella donna a 2,3 mg. L'apporto raccomandato poi sale a 2 mg durante la gravidanza e a 2,6 mg durante l'allattamento.
È difficile che si verifichi una vera e propria carenza di manganese, ma se ciò succedesse, potrebbe portare a problemi di infertilità femminile, danni al pancreas, problemi cardiaci e osteoporosi. Tra i sintomi di una carenza si possono menzionare: pressione alta, contrazioni muscolari, malformazioni ossee, colesterolo alto, problemi alla vista e all'udito, gravi perdite di memoria, brividi e tremori.
Diversamente, un eccesso di manganese può portare a sintomi simili a quelli del Parkinson. Oltretutto, chi già soffre di problemi al fegato, a causa di un eccesso di manganese, potrebbe avere tremori e spasmi o problemi di natura psicologica.
Come diceva Orazio “est modus in rebus”, esiste una misura in tutte le cose. Se si tratta di manganese, meglio non esagerare in uno o nell'altro senso.