Mangia verdure viola: riducono il rischio di diabete

Dietro al colore viola delle verdure si nascondono proprietà utili contro il diabete. Ma non tutti i vegetali viola si equivalgono. Ecco quali mangiare per ridurre il rischio.
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Dott.ssa Silvia Soligon Biologa nutrizionista
13 Marzo 2023 * ultima modifica il 11/07/2023

Ti è mai capitato di imbatterti in discorsi sulle proprietà che si nascondono dietro il colore degli alimenti, in particolare di frutta e verdura? Non si tratta di leggende. Per esempio, le carote e gli altri vegetali arancioni sono davvero fonti di beta-carotene, precursore della vitamina A, nutriente noto per i suoi benefici per la pelle. Cosa dire, invece, delle verdure viola? Potresti aver sentito raccontare che si tratta di fonti di potenti antiossidanti dagli effetti antitumorali, le antocianine. È vero, e c'è anche di più, perché alcune antocianine possono anche aiutarti a ridurre il rischio di diabete di tipo 2 – quello, per intenderci, che tende a comparire con l'avanzare dell'età e in associazione con un'alimentazione poco equilibrata.

Le antocianine e il diabete di tipo 2

Il diabete di tipo 2 è caratterizzato da livelli di zucchero nel sangue (glicemia) eccessivi e ha alla sua base problemi nella produzione dell'insulina (uno degli ormoni che controllano, appunto, i livelli di zucchero nel sangue) o una resistenza alla sua attività. L'alterazione dell'attività dell'insulina porta sia all'aumento della glicemia, sia a quello dei grassi e di alcuni aminoacidi. A risentirne è il metabolismo.

In più, la resistenza all'insulina è spesso associata a infiammazione cronica di basso grado – un fenomeno che correla con numerose patologie croniche. In particolare, il diabete di tipo 2 è associato all'infiammazione cronica nel fegato, nei muscoli e nel tessuto adiposo.

Infine, in caso di diabete, un'alimentazione poco equilibrata può causare dibiosi, cioè alterare la flora batterica (microbiota) intestinale, e danneggiare la barriera intestinale, con conseguente rischio di aumentare ulteriormente la resistenza all'insulina e l'infiammazione cronica.

Oltre ad agire come antiossidanti, le antocianine influenzano anche il metabolismo e interagiscono con il microbiota. Tutte queste proprietà le rendono potenziali alleate contro il diabete. Non tutte le antocianine, però si equivalgono. In particolare, quelle che sono legate a uno specifico gruppo chimico detto “acile”, e che per questo sono chiamate antocianine acilate, sono caratterizzate da maggiori proprietà antiossidanti e da peculiari caratteristiche chimico-fisiche che ne influenzano assorbimento e potenziali benefici.

Le proprietà delle antocianine acilate

Rispetto alle antocianine non acilate, il tuo apparato digerente non riesce ad assorbire bene quelle acilate, che quindi rimangono a disposizione dei microbi che vivono nelle parti più profonde del tuo intestino. E loro ne approfittano, nutrendosene. Per esempio, le antocianine acilate ottenute da patate dolci viola aumentano i livelli di lattobacilli e bifidobatteri nel microbiota umano (i due generi di batteri probiotici – cioè benefici per la salute – per eccellenza). E facendo proliferare i batteri “giusti”, le antocianine acilate inducono la produzione di acidi grassi a corta catena (Short-Chain Fatty Acid, SCFA), sostanze di origine microbica dagli effetti positivi sulla salute umana.

In più, le antocianine acilate migliorano la barriera intestinale, ottimizzando, di conseguenza, l'assorbimento dei nutrienti. Infine, sopprimono fenomeni pro-infiammatori e regolano il metabolismo dei carboidrati e dei grassi. Tutto ciò, unito alle maggiori proprietà ossidanti delle forme acilate, rende gli alimenti che le contengono dei preziosi alleati contro il diabete di tipo 2. Non ti sto parlando di benefici teorici, ma di potenziali effetti riscontrati in numerosi studi condotti sul tema.

Dove si trovano le antocianine acilate?

Come premesso, le antocianine sono le sostanze che conferiscono ai vegetali che le contengono il tipico colore violaceo. Facile che la tua mente abbia visualizzato dei mirtilli; in realtà, però, le bacche contengono soprattutto antocianine non acilate. Quelle acilate sono invece più abbondanti nelle verdure viola e rossastre e nei tuberi violacei.

Per arricchire la tua alimentazione di queste sostanze puoi quindi fare affidamento sul cavolo rosso, sulle carote viola (che ormai non sono più così rare nemmeno nei nostri negozi) e anche sul classico ravanello. In più, come accennato, le trovi nelle patate a pasta rossa (dolci e non).

Una raccomandazione: anche in questo caso, come in tutti quelli in cui si parla delle proprietà salutari di specifici alimenti, è bene non cadere nell'errore di pensare che per proteggere la nostra salute dobbiamo fare cieco affidamento sui benefici di questi alimenti. “Ingolfarti” di superfood, trascurando l'assunzione di altri cibi, non è la soluzione più adatta. Piuttosto, inserisci questi superfood (verdure e tuberi rosso-violacei inclusi) all'interno di un'alimentazione il più possibile equilibrata e varia; in questo modo potrai massimizzare i benefici che puoi ottenere dal loro consumo.

Laureata in Scienze Biologiche con un dottorato in Scienze Genetiche e Biomolecolari, ha lavorato nel campo della ricerca fino al 2009 altro…
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