Se parliamo di una città libera da polveri sottili e inquinamento atmosferico difficile che in cima alla lista si trovi Milano. Il capoluogo lombardo infatti è una delle città italiane più inquinate, nonostante i continui tentativi di arginare il danno atmosferico introducendo tecnologie sempre nuove di mitigazione. Facciate antismog, murales che assorbono la CO2 convertendola in ossigeno, riforestazione urbana, vasi da balcone in grado di misurare la qualità dell’aria, car sharing elettrico, gare di plogging nei parchi e chi più ne ha più ne metta, certo non si può dire che Milano non ci stia provando, a migliorare la qualità dell’aria e tutelare la salute dei suoi cittadini. Ma la quantità di emissioni prodotta ha bisogno di questo e molto altro per poter essere combattuta a dovere.
Per farti un esempio, solo nel corso dell’ultima campagna di monitoraggio della qualità dell’aria dell’associazione Cittadini per l’Aria, avvenuta tra l’8 febbraio e il 7 marzo 2020 e dedicata interamente a verificare i livelli di biossido di azoto attraverso 319 campionatori collocati per le strade della città di Milano e di Monza, è emerso che il 100% dei campionatori ha superato la soglia annuale di 20 μg/m³ che dovrebbe tutelare la salute delle persone. Insomma, almeno per quanta l’NO2 sembra che la Lombardia sia ancora molto lontana dagli obiettivi di sostenibilità e benessere che si è prefissata.
Per proseguire nel percorso verso la transizione in una città metropolitana sostenibile, il Comune di Milano sta mettendo a punto un nuovo strumento, finalizzato a unire tutti gli sforzi e le azioni possibili per migliorare l’ambiente all’interno dei suoi confini, riducendo in primis l’inquinamento atmosferico. Si chiama Piano Aria Clima, e consiste in una raccolta e promozione di tutte le azioni possibili per contrastare il fenomeno dei cambiamenti climatici e garantire ai cittadini milanesi una vita in salute e sostenibile. L’iniziativa, nata il 4 ottobre 2019 con una deliberazione di Giunta (n.1653) vuole agire su più fronti, coinvolgendo sia le decisioni amministrative e istituzionali sia le azioni dei singoli cittadini, spingendo da ogni lato per raggiungere gli obiettivi previsti che, come si legge sulla pagina del sito del Comune dedicata all’iniziativa, sono principalmente tre:
Naturalmente non si tratta di traguardi raggiungibili dall’oggi al domani, ma sarà necessaria un’azione congiunta, sia istituzionale che a livello di cittadinanza, coinvolta attivamente a partire da un questionario dedicato a chiunque voglia offrire un contributo. E cosa succederà? Il Comune meneghino cercherà sempre di più di spingere le persone a usare i mezzi pubblici e lo sharing sostenibile, offrendo alternative valide al trasporto privato che consentano di lasciare a casa l’automobile. Ma si impegnerà anche a incentivare l’efficientamento energetico degli edifici per evitare inutili sprechi, a promuovere l’uso delle rinnovabili al posto dei combustibili fossili, a proteggere il verde urbano, le aree permeabili e le isole idriche per evitare sprechi, allagamenti e ridurre le isole di calore, a offrire opportunità ai cittadini per compiere scelte sostenibili che verranno incentivate.
Insomma, l’idea del Piano Aria Clima, che dovrà essere approvato entro la fine del 2020, è quella di spingere Milano sempre più verso la trasformazione in una Green City, dove innovazione e sostenibilità viaggino sullo stesso binario nel rispetto del Pianeta e delle persone che lo abitano.