Portunus segnis Granchio blu del Mar Rosso e dell'Oceano Indiano

Avvistata una seconda specie di granchio blu nell’Adriatico: gli esperti temono una seconda invasione

Un team di ricerca del Cnr-Irbim ha rilevato la presenza di una seconda specie di granchio blu nel Mar Adriatico, il Portunus segnis, originario del Mar Rosso e dell’Oceano Indiano occidentale. I ricercatori avvertono del rischio di una doppia invasione, ma ritengono che il nord Adriatico non sia ancora un ecosistema ospitale per questa specie.
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Roberto Russo 30 Agosto 2023

Dopo il Callinectes sapidus, il granchio blu originario delle coste atlantiche americane che, complice l'essere umano, ha invaso le principali aree di produzione dei molluschi bivalvi dell'Adriatico, un team di ricerca del Cnr-Irbim di Ancona ha rilevato la presenza di una seconda specie di granchio blu nel Mar Adriatico, il Portunus segnis, originario del Mar Rosso e dell'Oceano Indiano occidentale.

Nello studio, pubblicato sulla rivista BioInvasion Records , è riportata la prima segnalazione di questa nuova specie: “Il 5 novembre 2022, pescatori artigianali hanno catturato un singolo esemplare di granchio nuotatore blu Portunus segnis vicino al porto di Ancona. Sono stati effettuati confronti tassonomici con materiali di collezione, che includevano anche due esemplari non segnalati della specie provenienti dalla costa ionica della Calabria. La grande distanza tra il record di Portunus segnis nell'Adriatico e il suo fronte di invasione rafforza l'ipotesi che le traslocazioni mediare dall'uomo contribuiscano alla dispersione secondaria o all'introduzione di questa specie invasiva nelle acque del Mediterraneo”.

Si tratta di un campanello d'allarme per gli esperti, che temono il rischio di una doppia invasione di granchi blu nel Mar Adriatico. Il Callinectes sapidus, infatti, ha già causato gravi danni all'ecosistema marino, minacciando la biodiversità e le attività di pesca.

Le caratteristiche del Portunus segnis

Il Portunus segnis è una specie simile al Callinectes sapidus, ma presenta alcune differenze, come il colore delle chele, che sono blu nei maschi e rosso nelle femmine. La specie è originaria del Mar Rosso e dell'Oceano Indiano occidentale, ma si è diffusa rapidamente in tutto il Mediterraneo, raggiungendo anche la Sicilia. Come già avvenuto per il Callinectes sapidus, l'ipotesi più probabile è che anche il Portunus segnis sia giunto nei mari italiani attraverso l'acqua di zavorra trasportata nelle stive delle navi cargo.

I ricercatori del Cnr-Irbim ritengono che il nord Adriatico non sia ancora un ecosistema ospitale per il Portunus segnis. La specie, infatti, preferisce acque più calde e salate, come quelle del Mar Mediterraneo centrale e meridionale. Il cambiamento climatico, tuttavia, potrebbe aumentare la vulnerabilità del Mar Adriatico alle invasioni di specie aliene.