Normativa sui pallet: facciamo un po’ di chiarezza

Da un lato normative e leggi per regolamentare l’utilizzo e il trasporto dei pallet, dall’altro un mercato illegale di contraffazioni. Ecco quindi che nasce l’esigenza di una filiera sostenibile a tutela dei lavoratori e dei consumatori finali.
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Gaia Cortese 31 Ottobre 2018

Utilizzati per appoggiare ogni tipo di materiale, spostati da una parte all'altra, immagazzinati e abbandonati fuori da supermercati e centri commerciali. I bancali o pallet sono semplici strutture in truciolare di legno compresso (ma anche in plastica o in metallo) utilizzati per lo stoccaggio e il trasporto di merci di vario genere, e difficilmente si potrebbe immaginare che dietro a questo incrocio di listelli di legno, poco degno di attenzioni, esistano regolamentazioni e normative a livello Europeo.

L'utilizzo dei pallet è stato introdotto dopo la Seconda Guerra Mondiale dai militari americani, nel momento in cui si accorsero di quanto fosse più comodo spostare le merci con attrezzature meccaniche, come un comune carrello elevatore, se erano appoggiate a delle piattaforme d'appoggio. Infatti, da lì a poco i pallet iniziarono ad essere utilizzati anche al di fuori della sfera militare, anche perchè le merci appoggiate sui bancali rimanevano isolate dall'umidità ed erano a minor rischio di eventuali danni provocati dal trasporto.

Misure e omologazioni dei pallet

Il passo successivo è stato quello di definirne le misure standard: 800×1200 mm la misura definita come pallet “EUR" e 1000×1200 mm la misura conosciuta come pallet “Philips” o Pallet Europeo. Queste misure di pallet riportano la stessa altezza da terra e la medesima conformazione della base: nove piedini uniti tra loro in gruppi di tre, attraverso listelli di legno spessi 22 mm. E pensare che in molti credono che i bancali siano realizzati un po' a casaccio. Addirittura le Autorità della CEE, con l’emanazione il 9 dicembre 1960 della prima Convenzione relativa al trattamento doganale dei pallet, stabilivano che il bancale potesse entrare ed uscire liberamente dagli stati membri senza essere soggetto ad alcun dazio. Le imprese ferroviarie resero possibile questa crescente interscambiabilità prevvedendo a un notevole approvvigionamento di pallet e marcandoli a fuoco con il proprio logo e la scritta “EUR” inserita in un ovale.

La necessità di omologare i pallet a livello internazionale per facilitare gli scambi, ha poi portato alla nascita dell'EPAL (European Pallet Association), il marchio di garanzia dei bancali. Dal 1 marzo 1999 il marchio è stato introdotto anche in Italia, e dal 1 gennaio 2003 ha sostituito tutti i vecchi EUR in circolazione. Un controllo di qualità a livello nazionale su tutti i pallet circolanti è stato il passo successivo  a tutto questo processo in atto.

Oggi il pallet deve rispettare una serie di specifiche tecniche precise per poter esibire il logo registrato EPAL-EUR, e, nell’ultima revisione regolamentare, sono state considerate anche alcune tematiche relative all’ecologia e alla sicurezza sanitaria. Il legno, infatti, può essere un veicolo di organismi nocivi al mondo vegetale. Ci sono stati casi in cui numerosi pallet sono stati contaminati da insetti e poi trasportati da un continente all'altro come nella circostanza in cui dei ragni sudamericani sono stati introdotti in Europa e allo stesso modo, delle cimici siberiane nel sud dell'Europa.

A tal proposito il 5 maggio 2000 la Comunità Europea emanava la Direttiva n. 2000/29 in cui venivano definiti particolari requisiti per la circolazione dei pallet tra le varie nazioni. Sono stati poi resi obbligatori dei trattamenti per eliminare dai bancali i parassiti: un trattamento preventivo di fumigazione mediante l’utilizzo di prodotti chimici a base di bromuro di metile, o in alternativa un trattamento termico in cui il legno viene trattato in apposite celle dette essiccatoi (heat treatment).

Commercio pallet: tra illegalità e filiera sostenibile

Ma capita che, ogni volta che siamo in presenza di leggi per regolamentare un prodotto o un processo, da un'altra parte esiste una realtà illegale. Avresti mai potuto immaginare che potesse esistere un mercato nero dei pallet? Io personalmente no, eppure è così: pallet contraffatti, oppure utilizzati per il trasporto di prodotti chimici e poi per quello di prodotti alimentari, mettendo così a rischio la salute del consumatore.

Da questo pericolo nasce l'esigenza di un controllo ancora maggiore, di una filiera sostenibile di aziende che rispettino le normative europee e i diritti dei lavoratori e che utilizzino materia prima certificata FSC e PEFC, sostenendo anche pratiche di riforestazione programmata. Non c'è nessun prodotto o processo messo in atto dall'uomo, che non dovrebbe essere ripensato nell'ottica di un maggior rispetto dell'ambiente.