Olimpiadi di Parigi 2024, dopo il Triathlon nella Senna molti atleti hanno vomitato: le loro dichiarazioni sulla prova estrema

Il Triathlon questa volta non è stato rinviato e nella giornata di mercoledì 31 luglio 2024, tutti gli atleti hanno messo alla prova il loro corpo in una competizione al limite della resistenza umana. C’è chi dopo aver fatto 1,5 km di nuoto, 40km in bicicletta e 10 km di corsa, si è accasciato per la stanchezza e chi invece è stato in preda alla nausea. Le dichiarazioni degli atleti su quello che è successo.
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Mattia Giangaspero 1 Agosto 2024

La giornata del Triathlon c'è finalmente stata. Dopo i tanti rinvii a causa dell'elevato tasso di inquinamento della Senna registrato fino al 30 luglio 2024, mercoledì 31 (il giorno dopo), gli atleti hanno gareggiato, ma lo spettacolo è stato macabro. Il Triathlon è stata una prova al limite della resistenza e in questo caso non per la questione Senna, ma anche per le elevate temperature registrate a Parigi e il tasso di umidità che superava il 70%. Se non lo sai il Triathlon è composto da tre diverse gare: 1.5 km di nuoto, 40km di bicicletta 10km corsa e verso il finale della competizione, ci sono state scene in cui gli atleti apparivano al limite, accasciati per terra alcuni, in preda alla nausea e al vomito altri.

Ora torniamo alla questione Senna. Noi ti avevamo già parlato del problema, di quali potessero essere i rischi e degli alti livelli di inquinamento che nelle scorse settimane aveva raggiunto il fiume che attraversa la Capitale della Francia. Se ancora non l'hai visto, ecco il nostro video divulgativo in cui approfondiamo il tema proprio il giorno della cerimonia d'apertura delle Olimpiadi 2024.

C'eravamo lasciati, però con questa domanda: "Gli atleti che dovranno gareggiare corrono rischi? "

Gli atleti adesso hanno gareggiato ed è stato incredibile quello che è capitato al canadese Tyler Mislawchuk, 29 anni. Di lui ne parlano tutti dopo che è diventato virale un video in cui, in diretta Tv, dopo aver concluso la sua gara (classificato al 9° posto) si è fermato, stremato con le mani sulle ginocchia e ha iniziato a vomitare. Le sue dichiarazioni post Triathlon: "Ci ho provato, non ho rimpianti, lo rifarei, anche se ho vomitato 10 volte; per me, è tutto ciò che avevo. La Senna non era pulita, ma lo rifarei"

Altre sono state le dichiarazioni di Jolien Vermeylen, l'altra atleta belga che ha partecipato al Triathlon: "Ho bevuto molta acqua, quindi sapremo domani se starò male o no. Ovviamente non ha il sapore di Coca-Cola o Sprite. Mentre nuotavo sotto il ponte, ho annusato e mi sono detta ‘non pensare troppo‘. La Senna è sporca da cento anni, quindi non si può dire che la sicurezza degli atleti sia una priorità”.