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Orso bruno marsicano investito sull’A25: l’auto se n’è andata lasciandolo morto sulla strada

Il giovane mammifero è stato travolto e ucciso da un veicolo che ha poi proseguito senza fermarsi sulla carreggiata dell’autostrada in direzione Pescara, come segnalato dal Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Da anni il Parco e le associazioni ambientaliste richiedono recinzioni per tutelare l’orso bruno marsicano, che sopravvive ormai solo nell’Italia centrale ed è a rischio estinzione.
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Martina Alfieri 21 Ottobre 2021

Sono circa 50 gli esemplari di orso bruno marsicano che attualmente vivono nel Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, principale area in cui è attestata la loro presenza. Per questo la morte di un giovane orso, investito e ucciso nei giorni scorsi sulla A25, rappresenta ancor di più una triste e grave perdita per la specie, già a rischio di estinzione. Come se non bastasse, dopo aver travolto il mammifero di 3-4 anni, l'auto se n'è andata senza fermarsi, lasciandolo senza vita sull'asfalto.

A segnalare l’incidente, avvenuto nei giorni scorsi, è stato proprio il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm), di cui l’orso bruno marsicano è diventato l’animale simbolo.

Gli ambientalisti e lo stesso Parco nazionale richiedono da tempo che vengano costruite delle recinzioni a protezione delle autostrade, potenziale causa di morte per gli orsi, negli anni ripetutamente coinvolti in incidenti stradali tra la A24 e la A25.

La scorsa primavera, un’orsa – ribattezzata Amarena – era stata avvistata attraversare con i suoi quattro cuccioli il tratto autostradale fra Pescina e Carrito. La società Strada dei Parchi si è attivata progettando un intervento di messa in sicurezza di un tratto di circa 87 km lungo l'A24 e l'A25, ma nel frattempo, per affrontare in tempi rapidi l’emergenza, il Parco ha recintato a sue spese, con rete elettrificata alta 2 metri, 4 km di autostrada, per tutelare la famiglia di orsi.

Dopo l’ennesima morte di un orso sulle strade italiane, il WWF ha voluto prendere posizione, richiedendo interventi efficaci e in tempi brevi: “La messa in sicurezza delle barriere protettive dovrebbe essere una priorità. Negli ultimi anni sono state diverse le segnalazioni di attraversamenti dell’autostrada da parte di cervi, lupi e orsi su diversi tratti di A24 e A25. È evidente che le barriere non sono adeguate e presentano punti di rottura, dove gli animali selvatici passano, mettendo a serio rischio anche la vita degli automobilisti”.