
Da quanto tempo non dici una parola gentile a qualcuno? Che sia un complimento, un "grazie" davvero sentito o un elogio per un traguardo altrui. É come se ci sentissimo bloccati, intimoriti dal doverci mettere così a nudo togliendoci quella maschera da persone forti che indossiamo quotidianamente. La freddezza, la schiettezza di andare subito al sodo di una questione, la pretesa di essere impassibili e sempre meno empatici, hanno fatto sì che diamo poca importanza alla gentilezza reputandola come un di più Ma attenzione, non stiamo parlando della cortesia (sempre dovuta al prossimo) o del buonismo. La vera gentilezza è la dimostrazione esplicita di umiltà e disponibilità e di sentimento positivo che già proviamo verso una specifica persona, che sia affetto o stima.
Ogni giorno potremmo avere l'occasione di rendere a parole un pensiero di bontà eppure tacciamo. Ma quali sono i motivi di questa reticenza? Da una parte può essere dipeso dal carattere di ognuno di noi, un animo introverso può rendere molto difficile esprimere le proprie emozioni, ma, dall'altra, è facile dimenticare o sottovalutare quanto sia benefico sentirsi dire una parola gentile o una carineria dagli altri. Ebbene, secondo la psicologia, sarebbero almeno quattro i fattori che frenano una gentilezza:
Da tutti questi motivi, l'inibizione che frena il desiderio di dire una parola gentile. Certo, questo ragionamento vale nel caso in cui si ha già un animo buono e gentile. Nel caso in cui non si abbia, ogni gentilezza detta a parole risulterebbe solo una falsità.