Perché continuo a svegliarmi alle 4 del mattino? Le possibili cause legate a stress, ansia e tristezza

I continui risvegli notturni, soprattutto se avvengono tra le 3 e le 5 del mattino, sono spesso legati a emozioni negative come ansia, stress, rabbia o tristezza. È possibile che queste emozioni derivino da un periodo di difficoltà che stiamo vivendo, ma se i disturbi del sonno durano troppo a lungo può innescarsi una spirale difficile da fermare. Ecco allora come interpretare questi risvegli e a chi rivolgersi.
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Dott.ssa Samanta Travini Psicologa Psicoterapeuta
12 Aprile 2024 * ultima modifica il 12/04/2024

Avere una buona qualità del sonno è molto importante per permettere al nostro corpo di rigenerarsi e riposare in modo da avere le energie necessarie che ci servono per affrontare la giornata. Questi aspetti vengono meno in chi soffre di insonnia o di disturbi del sonno. Tra le difficoltà più frequenti sono presenti problemi nell’addormentarsi o risvegli frequenti nel corso della notte.

Una privazione cronica del sonno oltre a rendere difficile e in certi casi pericoloso lo svolgimento delle attività quotidiane può portare a problematiche quali depressione, obesità, sistema immunitario basso, aumento della glicemia e pressione alta.

I numerosi risvegli notturni, spesso allo stesso orario e attorno alle 4 del mattino, non sono causali ma sono attribuibili, in assenza di agenti esterni come luce o rumori, a emozioni negative come ansia, stress, risentimento verso qualcuno, amarezza, rabbia e tristezza.

Se ti ritrovi a rigirarti spesso nel letto pensando a qualcosa che è andato storto durante la giornata potrebbe essere un campanello dall’arme rispetto a una difficoltà di questo periodo oltre che la causa della tua insonnia.

I numerosi risvegli possono inoltre generare in noi il timore che si ripeta nelle notti successive. Questo potrebbe generare una spirale di ansia. Quando viene il momento in cui devi andare a dormire inizierai ad aver timore di non riuscire ad addormentarti e questi pensieri inevitabilmente ti impediranno di addormentarti andando a ingigantire sempre di più questa aspirale d'ansia.

Inoltre i risvegli notturni sempre agli stessi orari, secondo la medicina cinese, potrebbero essere legati a problemi fisici oltre che emotivi.

Secondo la medicina tradizionale cinese esiste un vero e proprio Orologio degli Organi, che scandirebbe i picchi di funzionalità raggiunti da ognuno di essi. Svegliarsi di notte, infatti, non indica solamente a quale organo dovremmo prestare maggiore attenzione, ma anche a quali stati d'animo: secondo la medicina cinese, infatti, le emozioni si legano a un organo interno specifico.

Tra le 3 e le 5 de mattino, sono i polmoni a raggiungere il massimo della funzionalità. Risvegli notturni in questa fascia oraria potrebbero essere legati a difficoltà nella respirazione profonda, ma anche a difficoltà nel rilassarsi dovuta a tensioni giornaliere. Da un punto di vista fisico, perciò, occorre prestare attenzione alle difficoltà respiratorie e alle allergie.

I polmoni sono collegati alle emozioni della tristezza e del dolore, quindi svegliarsi in questo momento potrebbe essere un segnale che devi lasciar andare questi sentimenti.

Anche se non vi sono studi che dimostrano con certezza questo legame, se i risvegli notturni continuano per diversi giorni consecutivi è bene chiedere un parere al tuo medico di famiglia per iniziare a escludere possibili cause fisiche. Per agire invece sull'ansia, il dolore e le altre emozioni che disturbano il tuo sonno è importante farti aiutare da uno psicologo professionista, per prenderti cura della tua salute mentale e del tuo benessere.

Possono poi esserci anche piccoli accorgimenti che possiamo mettere in atto per favorire il sonno come:

  • non esporsi alla luce blu di telefoni, tablet ecc prima di andare a letto,
  • avere una stanza confortevole, silenziosa, buia
  • impostare una giusta temperatura,
  • mangiare a sufficienza e quindi non sentirsi né troppo sazi né affamati,
  • evitare caffeina, alcol o nicotina poco prima di addormentarsi.

Una buona igiene del sonno è inoltro legata a cercare di mantenere una routine in cui si va a dormire e ci si risveglia a orari specifici, all'evitare pisolini pomeridiani e allo svolgere attività fisica.

Se i disturbi del sonno dovessero persistere e ti rendi conto che sono legati a pensieri e preoccupazioni rivolgerti a uno psicologo potrebbe esserti d'aiuto per superare le difficoltà e tornare a dormire serenamente.

Laureata in psicologia clinica dello sviluppo e neuropsicologia, si occupa di sostegno psicologico per individui, coppie e famiglie con particolare attenzione altro…