Perché il burro ingiallisce? Ed è più buono quello bianco o quello giallo? Tutte le risposte

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Prima di mangiare quel panetto di burro aperto che hai in frigorifero (e che ha assunto un colorito ancor più giallastro di com’era appena aperto) leggi questo articolo: risolverà tutti i tuoi dubbi.
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Sara Polotti 7 Luglio 2021

Il burro, grasso animale molto utilizzato in diversi tipi di cucine tipiche, è un prodotto caseario derivato dal latte che si ottiene agitando la panna fresca o il latte vaccino ottenendo un panetto solido. Lo si mangia crudo oppure sciolto, come grasso, e ha davvero molte calorie.

Un dubbio che viene a molti, soprattutto quando il panetto di burro si trova da parecchio tempo in frigorifero, riguarda il colore giallo del burro: quando si ingiallisce, è ancora buono? Posso utilizzarlo? E soprattutto, perché alcuni burri sono bianchi e alcuni giallognoli?

Ecco tutte le risposte riguardo al colore giallo del burro in frigorifero.

Il burro bianco e il burro giallo: la differenza

Innanzitutto, il colore giallo del burro è segno di qualità. La ragione è da ricercare nell'alimentazione delle mucche: quelle che mangiano erba al pascolo, e quindi quelle più libere, assumono attraverso l'erba molto più betacarotene rispetto alle mucche che invece si nutrono di solo fieno. Il latte delle prime, di conseguenza, è più giallo e colorato, mentre il latte delle vacche alimentate a fieno è bianco.

Non a caso, il burro acquistato direttamente dal contadino o il burro biologico sono spesso più gialli rispetto al burro acquistato al supermercato. E per essere certi che anche quello acquistato al super, quando giallo, sia davvero di qualità, è bene controllare che non ci siano coloranti (come ad esempio lo zafferano): alcuni produttori, infatti, aggiungono colore proprio per dare l'impressione di trovarsi di fronte ad un prodotto più organico.

Anche la stagione gioca un suo ruolo

Un'altra ragione alla base della colorazione del burro è la stagione in cui viene prodotto. In inverno, infatti, anche le vacche più libere mangiano fieno, e non l'erba fresca, e di conseguenza i formaggi e i prodotti caseari invernali saranno leggermente più chiari rispetto a quelli prodotti nella stagione calda.

Perché il burro ingiallisce

Al di là del fatto che il tuo burro sia bianco o giallo, potrebbe capitare di tirarlo fuori dal frigorifero e di accorgerti che si è scurito, ingiallendo o acquisendo un colore ancor più ocra. Come sempre quando si tratta di colori che variano, significa che l'alimento è stato esposto ad un processo di ossidazione, ovvero che è entrato a contatto con l'aria.

A differenza di altri alimenti che, pur scuriti, rimangono commestibili e buoni, il burro ingiallito significa che è andato a male. Spesso, tuttavia, basta tagliare la parte gialla per raggiungere quella bianca (o più chiara). Se questa non risulta acida o rancida, significa che il burro (se non è scaduto secondo quanto riportato sulla confezione!) è ancora utilizzabile. Fidati, insomma, del tuo olfatto.