Perché le zanzare sono in aumento in Italia e cosa c’entra il cambiamento climatico?

Boom in Italia di zanzare che aumentano sempre più e il rischio di nuove malattie fatali per l’uomo sale di conseguenza. Una delle principali cause è la crisi climatica. Quanto dobbiamo preoccuparci per questo fenomeno?
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Mattia Giangaspero 23 Giugno 2023

Un'invasione che sembra non arrestarsi, anzi. L'Italia, anno dopo anno, è sempre più colpita dalle zanzare e dalle loro malattie. Ti chiederai cosa può essere la causa scatenante? La crisi climatica è la risposta.

Ovviamente non solo l'Italia è il Paese più colpito. Visto che a causa del climate change avanzano sempre più a sud dell’equatore, stanno colpendo anche i Paesi africani.  Questo viene raccontato da un recente studio pubblicato poi sulla rivista Biology Letters.

Un gruppo di ricercatori della Georgetown University di Washington ha osservato che l'espansione delle zanzare avrebbe raggiunto una portata decisamente vasta: hanno stimato, infatti, negli ultimi 120 anni le zanzare anofele nell'Africa sub-sahariana avrebbero guadagnato una media di 4,7 chilometri a sud dell'equatore all’anno.

“Se le zanzare si stanno diffondendo in queste aree per la prima volta, potrebbe aiutare a spiegare alcuni recenti cambiamenti nella trasmissione della malaria che altrimenti sarebbero stati difficili da far risalire al clima” ha infatti concluso Colin Carlson, PhD, assistente professore di ricerca presso il Center for Global Health Science and Security presso il Georgetown University Medical Center e autore principale dello studio.

Ora entriamo più nello specifico, nel senso che prima abbiamo individuato la causa, ovvero la crisi climatica, adesso proviamo a spiegare tutte le dinamiche interne al problema.

Le zanzare si sviluppano soprattutto nelle zone ad alte temperature e se conti che il mondo è più caldo almeno di 1,2°C rispetto al periodo preindustriale capisci quanto il cambiamento climatico sia decisivo per gli spostamenti delle popolazioni di questi insetti.

Pensa che in uno studio del 2011, gli scienziati hanno stimato che le specie di zanzare terrestri muovono il proprio areale di distribuzione di 1,1 metri ogni anno verso maggiori altitudini e si spostano di 1,7 chilometri l'anno verso latitudini più polari. Il movimento delle zanzare è dunque relativamente veloce.

In Italia ci sono attualmente 70 specie diverse di zanzare, alcune delle quali in grado di trasmettere malattie infettive gravi. E in Europa siamo già al primo posto per le patologie trasmesse.

Volendo andare a vedere com'è andato lo scorso anno, in Europa, sono stati segnalati oltre 1.100 casi di infezione da virus del Nilo Occidentale, con un centinaio di decessi. E il Paese più colpito è stato proprio l'Italia, con ben 723 diagnosi, seguito poi dalla Grecia che però contava molti meno casi, solo 286.

Altri tipi di malattia come la febbre gialla e la zika sono la conseguenza di punture delle zanzare di un genere chiamato Aedes. In questo genere sono presenti la famigerata zanzara tigre (Aedes albopictus) e la zanzara della febbre gialla (Aedes aegypti). Anche la zanzara comune (Culex pipiens) può trasmettere la febbre del Nilo Occidentale, provocare encefaliti e altre patologie. Sono tutte condizioni che possono manifestarsi anche con sintomi gravi e potenzialmente fatali.

A livello di habitat, l'Italia è un Paese che ha un clima adatto al proliferare delle zanzare: caldo e umido. Le concentrazioni maggiori delle popolazioni si registrano nell'area della Pianura Padana, ma anche le fasce costiere ricche di zone umide dell'Italia centrale e del Meridione pullulano di questi insetti.

Per quanto riguarda la crisi climatica potremmo vederla anche in quest'altro modo. Resta fondamentale tagliare rapidamente e drasticamente i combustibili fossili per abbattere le emissioni di CO2 (anidride carbonica) e altri gas climalteranti anche per fermare l'invasione delle zanzare verso l'Italia e più nello specifico a sud dell'equatore.

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