
Quante volte ti hanno detto: "Guarda che tu sogni ogni notte, solo che quando ti svegli dimentichi tutto"? E ti è mai capitato di aprire gli occhi avvertendo una sensazione di benessere, oppure di angoscia, e di sapere che in qualche modo era legata a quello che avevi vissuto durante la fase onirica, ma non ne avevi alcun ricordo? Non è esattamente una notizia eclatante, ma oggi che è la Giornata mondiale dei sogni, forse ti farebbe piacere capire come mai ciò accade. Ti aiuta uno studio recente, che ha individuato le cellule responsabili del reset mattutino.
Innanzitutto devi sapere che il cervello è un po' come tua mamma da piccolo: ne approfitta quando dormi per fare pulizia. E lo fa da un punto di vista biologico, eliminando tutte le tossine e le cellule morte durante il giorno. Ma cancella anche le informazioni in eccesso, per fare spazio a quelle più necessarie. E, anche se può apparire un po' triste come considerazione, tra le cose di cui puoi fare a meno ci sono anche i sogni. Il punto è: come avviene questo ripulisti?
I responsabili sembrano essere un gruppo di neuroni presenti nell'ipotalamo, cioè l'area cerebrale che controlla anche il tuo senso dell'appetito. Se queste cellule, chiamate MCH, sono attive durante la fase REM, ovvero il momento in cui dormi in modo più profondo e in cui è più probabile che sogni, sarai destinato a dimenticarti tutto. Se invece rimangono spente, avrai più probabilità di poter raccontare ai tuoi amici quello che hai vissuto durante la notte.
Però dovrai fare in fretta: un sogno rimane nella tua memoria per un massimo di 15 minuti dopo il risveglio, dopodiché inizia a scomparire piano piano. Ma se proprio sei molto affezionato alle avventure che il tuo cervello di propone mentre dormi, potresti provare a tenere una sorta di diario in cui annotare tutto non appena apri gli occhi. O, per lo meno, quelle che meritano di essere ricordate.
Fonte| "REM sleep–active MCH neurons are involved in forgetting hippocampus-dependent memories" pubblicato su Science il 20 settembre 2019