Pesci morti e acqua biancastra: è allarme inquinamento idrico nel torrente Gandovere in provincia di Brescia

Dopo la segnalazione di un cittadino di Monticelli Brusati, Legambiente e le istituzioni si sono attivate per cercare di capire che cosa abbia causato l’alterazione delle acque del torrente Gandovere, uccidendo decine di pesci. Si indaga su eventuali sversamenti illeciti.
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Martina Alfieri 12 Ottobre 2021

Una chiazza di acqua insolitamente biancastra e torbida e diverse carcasse di pesci. È il preoccupante ritrovamento fatto nei giorni scorsi da un abitante di Monticelli Brusati, in provincia di Brescia, mentre camminava nei pressi del torrente Gandovere.

Dopo la segnalazione, sono partite le indagini da parte di Legambiente Brescia e delle istituzioni locali per accertare le cause dell’inquinamento idrico che ha portato alla morte di numerosi pesci. I resti sono stati prelevati e sottoposti ad analisi per chiarire quali sostanze abbiano causato il decesso. Purtroppo, per effettuare le analisi direttamente sull’acqua contaminata era già troppo tardi: all’arrivo dei tecnici veterinari la chiazza – che potrebbe essere stata originata da uno sversamento volontario, come ha dichiarato il sindaco di Monticelli Brusati Paolo Musatti – si stava già dissolvendo.

“Le indagini sono in corso, ma sorprende sempre pensare che qualcuno proprio non si renda conto che la natura è un bene per tutti, nessuno escluso. L'inquinamento non uccide solo i pesci!”, afferma in un post Facebook Emanuela Alberti, volontaria dello Sva di Legambiente, il servizio di Sorveglianza e vigilanza ambientale, che si è recata sul posto dopo la segnalazione.

Non è la prima volta che nel bresciano la situazione delle acque desta delle serie preoccupazioni. Circa un anno fa, i controlli effettuati dall’Arpae avevano confermato la presenza di cromo esavalente, sversato da una fabbrica della provincia di Brescia. In quell’occasione, l’allora ministro dell’Ambiente Sergio Costa aveva pubblicamente denunciato la gravità dell'accaduto. Elevate quantità di agenti inquinanti nelle acque mettono a rischio la salute dell’ambiente, ma anche dell’uomo: il cromo esavalente, ad esempio, danneggia l’apparato respiratorio e può causare patologie tumorali.

Anche per questo è importante prendere posizione contro lo sversamento illegale di sostanze chimiche nocive e contrastare l’inquinamento idrico: “Chiederemo l’acquisizione delle immagini – ha confermato il sindaco Paolo Musatti al Giornale di Brescia -. Noi, assieme agli altri enti preposti, faremo tutto ciò che ci compete. Cercheremo, se ci sono stati degli sversamenti, i colpevoli di questi gesti intollerabili”.