
L’uva sultanina è una varietà di uva largamente utilizzata e consumata nella sua forma essiccata, nota come uva passa (disponibile sul mercato tutto l’anno) o uvetta. È deliziosa e utilizzata nelle cucine di tutto il mondo. Conosciamo insieme le sue proprietà.
L’uva sultanina fa parte della vitis vinifera, specie appartenente alla famiglia delle Vitaceae. I suoi principali produttori sono la Turchia, Iran, Grecia, Australia, Sud Africa e Cile. Il suo nome, però, lo deve alla città di Sultania, che si trova nella penisola della Crimea.
È caratterizzata de acini piccoli, a forma di ellisse, gialli o dorati e senza semi ma ricchi di glucidi. Appena colte in realtà hanno un colore verde chiaro, ma quando diventano maturi, pronti per essere essiccati, possono assumere sfumature ambrate.
La vitis vinifera è la vite più conosciuta e comprende migliaia di varietà uve, tra cui Cabernet Sauvignon, Chardonnay e la maggior parte dei tipi di uva associati alla produzione del vino. È originaria del Mediterraneo ed è relativamente facile da coltivare.
I termini uva sultanina e uva passa sono utilizzati come sinonimi. In realtà, non è propriamente corretto. Nel senso che la passa, nella maggior parte dei casi, è la sultanina essiccata. È un trattamento che un tempo veniva semplicemente fatto mettendola al sole, oggi invece gli acini sono vaporizzati con anidride solforosa e, poi, vengono essiccati al caldo. Alcuni produttori ricoprono anche le uve di un olio vegetale (come quello di girasole) prima di asciugarle, per evitare i grumi.
Questi sono i valori nutrizionali per 100 grammi di uva sultanina essiccata:
L’uva sultanina ha numerose proprietà e benefici per la salute, perché è fonte di polifenoli, inclusi resveratrolo e antocianine, sostanze famose per essere antiossidanti. Nello specifico, il resveratrolo è una molecola cui sono state associate proprietà antinfiammatorie, antitumorali e in grado di ridurre i livelli di colesterolo nel sangue. È poi ricca di fibre, ottime per chi soffre di stitichezza, e di potassio, utile per regolare la pressione. Contiene poi buone quantità di ferro, importante per la produzione dei globuli rossi. Infine, la vitamine C è utile per stimolare le difese immunitarie.
La controindicazione principale dell’uva sultanina riguarda gli zuccheri. È un concentrato, decisamente non adatto a chi soffre di diabete o comunque ha problemi di glicemia. Inoltre, è molto calorica e bisogna consumarla in piccole quantità. L’uva passa, come è stato anticipato, può essere trattata con anidride solforosa, molecola che nelle persone sensibili può esacerbare asma e reazioni allergiche. Questo fruttino potrebbe interferire, inoltre, con l’azione dei farmaci metabolizzati come il citocromo P450, gli anticoagulanti e gli antiaggreganti. Infine, a causa delle loro piccole dimensioni, le persone inclini al soffocamento, per esempio gli anziani, e i bambini piccoli potrebbero dover evitare l'uvetta e optare invece per la frutta fresca.
L’uva sultanina viene comunemente mangiata nella sua forma passa e si utilizza mescolandola ad altri cibi, come l’avena o la frutta secca. È ottima nei muesli da aggiungere allo yogurt o per preparare torte, muffin o prodotti da forno dolci e salati. Nella cucina tipica del Sud è spesso usata come nota dolce da abbinare ai piatti di pesce, alle verdure o da aggiungere ai ripieni.
Fonte | USDA