
Assomigliano nella forma al mais, ma hanno un colore decisamente molto scuro. Sono i ceci neri, antichi legumi della tipologia di Cicer arietinum, che risalirebbero all’epoca degli Egizi e dei Greci, non a caso, vengono citati in alcuni punti dell’opera “Sulle proprietà dei cibi” (180 d.C.) di Galeno.
I ceci neri possono essere coltivati su tutto il territorio, ma in particolare nell’area della Murgia, dove sono presenti da sempre, e dove sono di fondamentale importanza per l’attività agricola locale tanto da aver ricevuto sia il Presidio Slow Food sia la tutela da parte della Regione Puglia.
Se cerchi un super food per ricaricarti di energie, i ceci neri sono l'alimento ideale da non far mancare sulla tua tavola in questa stagione: sono, infatti, ricchi di carboidrati e al contempo hanno un alto contenuto di proteine.
Non solo. Rispetto ai ceci più comuni, di colore chiaro, quelli neri sono anche più ricchi di ferro. minerale fondamentale dell'emoglobina, la proteina che trasporta l'ossigeno dai polmoni al resto del corpo, e della mioglobina, la proteina che rifornisce di ossigeno i muscoli. Sono poi ricchi di altri sali minerali come il fosforo, il magnesio e il potassio, e di vitamine (B, C, K, E).
Grazie alla discreta quantità di fibre che contengono, i ceci neri supportano la corretta funzionalità intestinale, senza dimenticare che se vengono inseriti regolarmente nell'alimentazione, questi legumi sono anche utili per regolare la quantità di glucosio presente nel sangue. Infine, proprio in virtù della quantità di ferro che contengono, i ceci neri vengono consigliati alle donne in dolce attesa o che hanno partorito da poco, in modo da favorire il recupero delle energie.
Oltre a fibre e proteine, questi legumi scuri dalla buccia rugosa, sono un’eccellente fonte di sali minerali. Per ogni 100 grammi di prodotto abbiamo, infatti, questi valori nutrizionali: potassio 952 mg, calcio 129 mg, fosforo 465 mg, magnesio 150 mg e ferro 5,6 mg.
Cento grammi di prodotto apportano 3,4 grammi di grassi (di cui 0,5 gr acidi grassi saturi), 35,8 grammi di carboidrati (di cui 2,7 gr di zuccheri), 25, 2 grammi di fibre e 23,1 grammi di proteine.
Come i ceci comuni, anche quelli neri devono essere lasciati in ammollo nell'acqua un po' di tempo, prima di essere cucinati. Quindi lavali bene e rimuovi ogni residuo di sporco; in questo modo elimini anche l'acido fitico che contengono e che, se non viene eliminato, in fase di cottura potrebbe compromettere la capacità di assimilazione dei sali minerali dei legumi stessi.
Come regolarti con la quantità di acqua necessaria per lasciare in ammollo i ceci neri? La regola dice che la quantità di acqua dovrebbe essere circa 4 o 5 volte superiore al peso dei legumi. L'acqua deve essere poi sostituita più volte per evitare che eventuali batteri possano fermentare. Ricordati che l’ammollo deve durare dalle 24 alle 48 ore perché la buccia di questi legumi è molto dura e difficile da ammorbidire, inoltre l'acqua dovrebbe essere a temperatura ambiente.
Un metodo di cottura molto semplice è quello di cucinare i ceci direttamente in una pentola di terracotta, aggiungendo un po’ di olio extra vergine di oliva e uno spicchio di aglio per esaltarne il sapore. Un’altra spezia che si sposa bene con i ceci neri è l’alloro, che oltretutto rende i ceci più digeribili.
La cottura dei ceci può durare anche un'ora buona, quindi armati di pazienza, e fai attenzione a non tenere la fiamma troppo alta, per non rischiare che al termine della cottura i ceci abbiano una consistenza troppo dura. Mescola spesso i ceci, aiutandoti con un cucchiaio di legno al posto di quello in metallo: in questo modo li mescolerai più delicatamente.
Infine, non spaventarti se al termine della cottura l'acqua è molto scura: è l'effetto dei ceci che rilasciano un po' del loro colore in fase di cottura.