
Per psicologia inversa si intende quel meccanismo psicologico attraverso il quale si induce qualcun altro a fare qualcosa di diverso e solitamente opposto a ciò che disidera realmente. Quindi a fare qualcosa che rispecchia in realtà il nostro desiderio.
La psicologia inversa è quindi un meccanismo che ha in sé una vena manipolatoria, seppur spesso utilizzato a buon fine e non con cattive intenzioni. Il principio alla base sui cui agisce è quello della reattanza, ovvero la tendenza umana a reagire in modo opposto a quanto richiesto da altri o dal contesto.
Le persone infatti sono tendenzialmente più attratte e incuriosite da quanto è vietato. Faticano a restare in divieti e obblighi che limitano la propria autonomia di scelta e libertà, agendo quindi a tutti i costi per affermare il proprio libero arbitrio. Chiedendo o imponendo qualcosa, si tocca quindi un tasto estremamente delicato e profondo, che attiva reazioni anche estreme, pur di difendere la propria libertà.
Con la psicologia inversa si obbliga qualcun altro a fare qualcosa, spesso senza che egli se ne renda conto, ma anzi dando la sensazione di aver scelto in piena autonomia.
La psicologia inversa dovrebbe sempre essere utilizzata con cautela e parsimonia, senza abusarne. A risentirne infatti possono essere la fiducia in sé da parte dell’altro, la sicurezza, l’autostima e il senso di autonomia nelle scelte, nonché la capacità di comprendere realmente cosa è corretto e cosa no, il perché e quindi lo sviluppo del senso di responsabilità.
Per evitare che la manipolazione diventi un’abitudine poniti queste domande:
Rispondi a questa domanda prima di ricorrere alla psicologia inversa. Se la usi perché tuo figlio si vesta per andare a scuola o smetta di guardare la televisione, allora va bene, ma se la usi per convincere i tuoi clienti a comprare un nuovo prodotto, forse hai bisogno di rifletterci su.
Se neghi a tuo figlio di fare i compiti e alla fine li fa, ben venga. Tuttavia, non vi andrà sempre bene e può capitare che tuo figlio ti risponda nel modo più felice possibile: “Perfetto, allora posso giocare ai videogiochi!”.
Maggiore è la necessità di auto-affermazione (necessità di sapere che sta prendendo le decisioni in base alla sua volontà), maggiore è la probabilità che segua un percorso diverso da quello che le indichiamo. Ad esempio, una persona a cui non piace per nulla ricevere ordini sarà un’ottima candidata su cui la psicologia inversa funzionerà.
L’utilizzo della psicologia inversa può essere attivato quindi nelle piccole cose per cui è importante che si attui un comportamento differente da quello osservato nell’altro.
Oltre che con bambini e adolescenti la psicologia inversa viene utilizzata anche con adulti. Per esempio, nelle realtà lavorative, dove si ottiene il comportamento desiderato rendendolo accattivante e mostrando la perdita del valore che si avrebbe se non si attiva. Perdere il valore di qualcosa è uno degli altri principi, assieme al non voler sottostare agli obblighi e vincoli, che spinge all’azione, dando un senso di scelta autonoma, seppur di fatto guidata da un meccanismo di psicologia inversa.
Altro ambito è quello relazionale, amoroso e non solo, in cui si attivano comportamenti opposti a quello desiderato per attirare l’altro a fare quanto in realtà si desidera.
Il gioco della seduzione ha le sue regole che possono aiutare ad attirare l'attenzione o a ravvivare la relazione di coppia. La psicologia inversa può aiutare a dare all’altro quello che non si aspetta. Sorprendere il proprio partner potrebbe essere una maniera di attirare di nuovo l’attenzione e di riconquistare il suo interesse. Non necessariamente dovete pensare a grandi atteggiamenti o eventi, ma potrebbero bastare alcuni cambiamenti quotidiani: tipo smettere di chiamare il partner sempre alla solita ora, o lasciare che chiami lui.
Altre tattiche di psicologia inversa includono la possibilità di non vietare mai all’altro di fare qualcosa, ma spiegandogli in una maniera esplicita i vantaggi e gli svantaggi della sua scelta. Allontanarsi, mostrare indifferenza, dire no, potrebbero permettere alla persona di pensare a cosa realmente è importante per lui.
Attenzione però non è detto che la psicologia inversa funzioni. Potrebbe infatti anche accadere il contrario ovvero sostenere il comportamento non desiderato. È sempre importante quindi rendere accattivante quello che si vuole ottenere, ma soprattutto spiegare poi le ragioni del perché è importante un comportamento piuttosto che un altro.
In ogni caso bisogna stare attenti a non abusarne, perché è sempre un tentativo di manipolazione nei confronti dell’altra persona. Soprattutto in amore se usiamo tattiche di psicologia inversa, dobbiamo farle in occasioni sporadiche per ravvivare un rapporto, o attrarre l’altro, ma non deve essere la base della relazione. L’amore, il rispetto e la comunicazione sono sempre alla base di ogni relazione.