Qual è l’alimentazione più sostenibile contro il cambiamento climatico?

Se vuoi contribuire a combattere il cambiamento climatico puoi iniziare scegliendo un’alimentazione più sostenibile per l’ambiente. E c’è una buona notizia: per farlo non devi per forza rinunciare a un’intera classe di alimenti, anzi, scegliendo una giusta via di mezzo puoi coniugare sostenibilità ambientale e qualità nutrizionale della tua dieta.
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Dott.ssa Silvia Soligon Biologa nutrizionista
22 Maggio 2023 * ultima modifica il 22/05/2023

Quello compreso tra il 2011 e il 2020 è stato il decennio più caldo mai registrato. Le attività umane hanno dato (e continuano a dare) un contributo determinante al riscaldamento globale. Nemmeno l'agricoltura e l'allevamento su cui si basa l'alimentazione dell'essere umano sono prive di responsabilità, anzi, si tratta di due dei cinque fattori che contribuiscono all'aumento delle emissioni dei gas responsabili dell'effetto serra – il principale responsabile del cambiamento climatico.

In particolare, bovini e ovini producono grandi quantità di metano, un gas serra che perdura nell'atmosfera meno dell'anidride carbonica ma più potente rispetto a quest'ultima. L'uso di fertilizzanti a base di azoto aumenta invece le emissioni di protossido d'azoto, che come l'anidride carbonica rimane nell'atmosfera, accumulandosi, per decenni o addirittura secoli. Ma è meno sostenibile un'alimentazione basata prevalentemente su prodotti dell'agricoltura o un'alimentazione più ricca di prodotti dell'allevamento?

Perché scegliere un'alimentazione sostenibile per l'ambiente

La domanda non è da poco, perché dalla sostenibilità dell'alimentazione e delle altre attività umane dipende anche la nostra salute e il nostro benessere. Ogni singola emissione di gas serra contribuisce al riscaldamento globale; per questo ogni singola riduzione delle emissioni può contribuire a rallentarlo. E per questo anche ogni tuo singolo sforzo può fare la differenza, incluse le modifiche che scegli di apportare alla tua alimentazione per renderla più sostenibile per l'ambiente.

Quale alimentazione scegliere?

Se sei armato delle migliori intenzioni ma non sai quale alimentazione scegliere potresti trovare ispirazione in un recente studio pubblicato su The American Journal of Clinical Nutrition da un gruppo di ricercatori della Tulane University di New Orleans (Stati Uniti). I suoi autori hanno confrontato l'impronta di carbonio (o carbon footprint, una misura delle emissioni di gas a effetto serra) di 6 stili alimentari: vegano, vegetariano, pescetariano, onnivoro, paleo e chetogenico. Rispetto ad altri studi sul tema, che si sono concentrati su versioni idealizzate di questi stili alimentari, gli autori di questa ricerca hanno valutato i reali consumi dei partecipanti, raccogliendo dati relativi all'alimentazione di oltre 16mila persone e categorizzandola, poi, in una delle 6 tipologie sopra elencate.

Ne è emerso che le maggiori emissioni sono associate alle diete paleo e chetogenica. In particolare, la dieta chetogenica, ricca di grassi e povera di carboidrati, genera quasi 3 kg di anidride carbonica ogni 1.000 calorie consumate, mentre la dieta paleo, basata sul consumo di carne, frutta secca e vegetali, produce 2,6 kg di anidride carbonica ogni 1.000 calorie consumate.

L'alimentazione più sostenibile contro il cambiamento climatico è invece quella vegana, che esclude qualsiasi prodotto di origine animale; chi consuma 1.000 calorie seguendo i principi di questo stile alimentare genera 0,7 kg di anidride carbonica, meno di un quarto di quelli emessi mangiando secondo i principi della dieta chetogenica. Seguono l'alimentazione vegetariana e quella pescetariana (definita come a bassissimo consumo di carne e pollame e contemplante il consumo di prodotti ittici), mentre le diete onnivore si posizionano a metà della classifica. Fra queste ultime sono incluse anche la Dieta Mediterranea (in cui il consumo di cibi di origine vegetale è preponderante) e la dieta DASH (che limita il consumo di carni grasse) che, rispetto ad altre diete onnivore, risultano avere un'impronta di carbonio migliore.

Come coniugare sostenibilità e qualità?

Lo stesso studio ti può suggerire anche quale stile scegliere per coniugare sostenibilità e qualità della tua alimentazione. Infatti, oltre a calcolare l'impronta di carbonio, gli autori hanno valutato anche la qualità nutrizionale degli stili alimentari studiati. Anche in questo caso, dieta chetogenica e dieta paleo si classificano al fondo della classifica e le diete onnivore in posizione intermedia. Fra le altre 3, l'alimentazione a stampo pescetariano è invece quella migliore dal punto di vista della qualità nutrizionale.

Il messaggio che sembri poter ricavare è questo: se vuoi proteggere l'ambiente e migliorare, allo stesso tempo, la tua salute attraverso scelte alimentari consapevoli non hai bisogno di dire per sempre addio alla carne. Piuttosto, limitane il consumo, prediligendo quello di pesce. Contribuirai a ridurre le emissioni responsabili dell'effetto serra e migliorerai la qualità nutrizionale della tua alimentazione.

Laureata in Scienze Biologiche con un dottorato in Scienze Genetiche e Biomolecolari, ha lavorato nel campo della ricerca fino al 2009 altro…
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