I veri amici si contano sulle dita di una mano. Sembra poco? Forse sì, ma è un'asserzione abbastanza credibile. in ogni caso che il vero amico sia uno o siano cinque, il numero realistico è quanto si ottiene nel dimezzare la quantità di amici speciali che crediamo di avere. È quanto sostiene uno studio condotto dall’Università di Tel Aviv e l’Istituto di Tecnologia del Massachusset, nel valutare le amicizie corrisposte e quelle che non lo sono.
Lo studio ha coinvolto 84 partecipanti ed è stato completato da un sondaggio tra studenti europei, americani e israeliani. Ne è emerso che il 95 per cento dei partecipanti era convinto che le proprie relazioni di amicizia fossero corrisposte alla stessa maniera quando invece non era così.
Torniamo quindi al numero degli amici veri che, con alta probabilità, è più esiguo di quello che pensiamo. Robin Dunbar, psicologo e antropologo dell'Università di Oxford, sostiene che le relazioni "stabili e significative" che possono essere mantenute contemporaneamente sono 150, non una di più, e questa cifra include famiglia e amici.
Non solo. Su El Paìs si legge che Dunbar “limita la cerchia degli amici a 5 e la cerchia degli intimi tra una e due persone”. Possiamo quindi ontare sugli amici virtuali? Sui vari social ne collezioniamo centinaia, ma purtroppo (o forse no) questi non contano. Unostudio ha confermato ancora una volta che l'importanza degli amici veri risiede nelle relazioni che danno “una sensazione di benessere ma non c’è un'altrettanta equivalenza con quelle online".
Di benessere dovuto all’amicizia tratta anche uno studiodi qualche anno fa, quello di Suzanne Degges-White, professoressa alla Northern Illinois University, nello stabilire che le donne di mezza età devono solo avere tre o più amici per aumentare il loro livello di soddisfazione. Ne basterebbero invece sei o poco più secondo Johan Lind, professore dell’Università di Stoccolma, senza porre un limite numerico alle relazioni umane.
Tornano a Dunbar, nel suo libro “Amici: comprendere il potere delle nostre relazioni più importanti”, lo psicologo americano scrive anche dei sei fattori che determinano un’amicizia. È fondamentale il numero delle ore trascorse insieme in spazi comuni come la scuola, l'ufficio o la chiesa, così come il tempo condiviso praticando uno sport o un hobby.
Deve esserci poi la volontà di continuare a fare cose insieme, allo stesso modo è importante l'intenzione di prendere l’iniziativa. Oltre a coltivare l'immaginazione comune, non bisognerebbe mai abbassare la guardia nel mantenere l'amicizia e ultimo, ma non meno importante, perdonare è il segreto dei rapporti più durevoli.