Se sei amante di tisane e camomille allora sicuramente avrai o vorrai acquistare un bollitore. Sappi che però esistono caratteristiche particolari da tenere a mente e poi soprattutto ti devi porre anche alcune domande: Quanto consuma un bollitore? È più conveniente un bollitore o riscaldare l'acqua sui fornelli? 

Partiamo direttamente a risponderti dall'ultima domanda. I bollitori elettrici hanno sostituito l’uso di bollitori tradizionali a gas o semplicemente l'utilizzo del pentolino su fornello. E questo perchè sono più conveniente, consumano meno energia e inquinano molto meno l'ambiente di sostanze tossiche rispetto all'utilizzo del fornello a gas.

In media, un bollitore elettrico può consumare da meno di 1 kWh, a meno di 2 kWh, a seconda ovviamente del modello. Un bollitore da 10 litri in acciaio inossidabile, per esempio, consuma circa 1,5 – 2 kWh e può essere utilizzato per produrre acqua calda fino a 95 ° C. Conta però che per scaldare l'acqua servono 5-10 minuti e non un'ora. Ad esempio, se consideriamo un bollitore da 1 litro con una potenza di 1500 watt e supponiamo che impieghi circa 2 minuti per portare l'acqua ad ebollizione, il consumo energetico sarà di circa 50 watt/ora (1500 watt diviso per 60 minuti, moltiplicato per 2 minuti).

Lo utilizzi più volte nel corso di una giornata e arriva all'ora piena? Nessun problema, conta che in termini monetari, di circa 1€ al giorno. Facendo un calcolo, quindi, possiamo dire che utilizzando per un mese intero questo bollitore, la bolletta elettrica aumenterà di circa 30€, qualora il nostro elettrodomestico sia di una qualità media.