
Se ami il formaggio, sai bene che è un alimento salva-pasto. Che cosa vuol dire? Ne esistono talmente tanti tipi, con consistenze e stagionature diverse, che puoi inserirlo in tutti tuoi menù, come antipasto, come portata principale, ma anche per rendere la tua pasta più saporita o per farcire degli arrosti. Ma quanto se ne può mangiare? E fa bene o è meglio limitarsi?
Il formaggio è un alimento ricco di calorie e la maggior parte contiene anche alti livelli di colesterolo e grassi saturi. Per questo motivo, molte persone decidono di eliminarlo dalla loro dieta quando vogliono perdere peso. Inoltre, si consiglia di ridurne il consumo quando il colesterolo è alto. Ovviamente, prima di eliminare un qualsiasi alimento è bene consultare il proprio medico. Anche perché, se inseriti correttamente nella dieta e consumati con moderazione, i latticini, compreso il formaggio, promuovono una salute migliore. Lo sai che mangiare prodotti lattiero-caseari fermentati, come formaggio o yogurt, è associato a un rischio moderatamente inferiore di mortalità per malattie cardiovascolari?
Ma quanto ne puoi mangiare? Prima di tutto, ricorda che non puoi equiparare il consumo di formaggio a quello delle verdure. Non è, insomma, un cibo che dovresti mangiare ogni volta che hai fame, nonostante la voglia.
Quando si tratta di formaggi molli e stagionati o più stagionati, la porzione consigliata è 50 grammi al giorno in tutto. Ciò equivale a circa due spicchi o fettine poiché ognuna pesa circa 20 grammi. Se invece ti piacciono i formaggi freschi, se ne possono mangiare fino a 100 grammi al giorno. È il caso della mozzarella, della ricotta o del quark. Questa varietà viene solitamente commercializzata in piccole porzioni di circa 75 grammi ciascuna. Quindi, puoi usare quella misura come riferimento.
Si consiglia di mangiare formaggio 2-3 alla settimana, come alternativa proteica al posto di carne, pesce, uova, e comunque mai insieme agli alimenti appena citati. Nello specifico, le linee guida LARN della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) raccomandano le seguenti porzioni:
Conosci la classificazione del formaggio? Si può distinguere in diverse qualità, in base alla temperatura alla quale viene portata la cagliata durante la lavorazione. Troverai così: formaggi a pasta cruda, semicotta o cotta. E non tutto, perché possono essere suddivisi anche in base all’acqua contenuta:
Poi, come ne abbiamo già parlato qui, possono essere classificati in base alla stagionatura e al contenuto di grassi. In questo caso puoi distinguere tra:
La scelta del formaggio è davvero importante se vuoi seguire un’alimentazione sana.
Fonte | Fondazione Veronesi