Fare la spesa è un’arte che si impara con l’esperienza. Nel mondo ideale dovresti avere un po’ di tempo, tutti i giorni, per recarti nei tuoi negozietti di fiducia per comprare prodotti locali di alta qualità. Ovviamente, non è possibile, soprattutto se lavori a tempo pieno. La grande distribuzione è nata proprio per venire incontro alle esigenze delle persone che hanno bisogno di ottimizzare i tempi, recandosi in un grande negozio che vende ogni genere alimentare a prezzi competitivi, forte di poter rivendere a prezzi più bassi proprio perché alla base ha una capacità di acquisto maggiore.
È davvero così conveniente? In questi mesi di lockdown chi ha voluto evitare le grandi code fuori dei supermercati, hai riscoperto i piccoli negozi e un modo di fare la spesa più ecologico e più umano grazie all’acquisto di prodotti di stagione, possibilmente a km zero. Fare una scelta di questo genere ha delle ripercussioni ambientali, ma anche economiche. Ti sei mai chiesto perché conviene?
I prodotti di stagione sono quelli che la natura propone in alcuni mesi specifici dell’anno. Permettono quindi uno sforzo produttivo inferiore perché crescono naturalmente senza costose coltivazioni forzate come le serre. Ovviamente, la stagionalità consente a un produttore di lavorare naturalmente con l'apice della sua offerta. Pensa che acquistare frutta e verdura di questo genere permette di risparmiare fino al 30 percento e i risparmi per un'azienda possono essere ancora più significativi in quanto si è in grado di lavorare con il proprio fornitore per trarre vantaggio dall'eccesso di offerta.
È bello poter mangiare le ciliegie a Natale o gustarsi una papaya anche se non ci si trova ai tropici. Le persone spesso dimenticano che i prodotti importati hanno costi lievitati proprio perché devono ammortizzare il costo del trasporto. Se acquisti localmente, potrai risparmiare su quelle miglia che il cibo deve percorrere per arrivare sulla tua tavola. Quanto incide il viaggio? Dipende da dove arriva, comunque dal 5 al 20% del costo finale.
I prodotti di stagione, proprio perché non hanno affrontato un lungo viaggio in celle frigorifero o non sono stati coltivati in serra, di solito durano di più. Come mai? Nascono in un determinato periodo dell’anno proprio perché sono in grado di resistere maggiormente alle temperature e ai climi di quella stagione. Prediligerne l'acquisto ti permette quindi di sprecare meno, ma anche di ridurre i potenziali costi di conservazione in frigorifero o di refrigerazione. Perché non te ne rendi conto ma un frigorifero strapieno è un frigorifero che lavora di più, ma raffredda meno.
All’inizio abbiamo detto che la grande distribuzione può permettersi prezzi più bassi perché ha un potere di acquisto maggiore. Questa logica si può applicare anche alla grande ai prodotti di stagione. Se c’è un maggior numero di fornitori e un’abbondanza di prodotto, il potere di acquisto, anche del piccolo, diventa più significativo. Quando i rifornimenti sono davvero ricchi e la fritta e la verdura sono facili da coltivare, l'industria agricola può permettersi prezzi più bassi a grazie a volumi maggiori.
Il risparmio non deve essere valutato solo in termini di soldini che ti restano in tasca. Può essere associato a una maggior ricchezza in rapporti umani. Costruire legami con i coltivatori locali significa promuovere un senso di comunità nella propria zona e investire nell'economia locale invece di versare denaro in conglomerati senza volto. Se vuoi mantenere vivo il tessuto produttivo e il commercio nella zona in cui vivi è importante fare in modo che la globalizzazione non si mangi il piccolo. Possono convivere nel rispetto di entrambi.