Rabarbaro: gli usi e i benefici della pianta amica dell’intestino

Il liquore al rabarbaro è un noto alcolico che si beve a fine pasto e spesso per favorire la digestione. Il merito, ovviamente, è di questa particolare pianta da cui si ricava. È nota per aiutare l’intestino, soprattutto in caso di stitichezza, ma anche lo stomaco. Conosci le altre proprietà del rabarbaro?
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Valentina Rorato 10 Settembre 2020
* ultima modifica il 06/10/2020

I gambi rossi del rabarbaro e il suo sapore aspro sono il simbolo di questo ortaggio, originario della Cina ma molto conosciuto anche in Europa e nel Nord America. Le sue radici sono usate nella medicina alternativa, perché pare che questo prodotto abbia potenziali benefici per la salute.

La pianta

La pianta di rabarbaro  appartiene alla famiglia delle poligoniaceae ed è originaria della Cina, dove le sue radici sono raccolte ed essiccate per uso medicinale. In realtà, in occidente è rinomato per il suo sapore aspro, dovuto principalmente ai suoi alti livelli di acido malico e acido ossalico, e per i suoi gambi spessi e di un colore verde-rosso intenso, simili a quelli del sedano per consistenza. Questa pianta richiede per crescere climi freddi e di conseguenza è tipico di regioni montuose e temperate, specialmente nel nord-est asiatico. È anche una pianta da giardino comune in Nord America e Nord Europa.

Esistono diverse varietà e specie. In Occidente, la varietà più comune è chiamata rabarbaro culinario o da giardino (Rheum x hybridum). Se hai intenzione di piantare il rabarbaro fai molta attenzione alle sue foglie, poiché gli alti livelli di acido ossalico le rendono velenose. A concentrazioni inferiori, questo composto non è dannoso per la maggior parte delle persone. Ma la quantità nelle foglie di rabarbaro può causare vomito ed essere fatale per alcuni. È nota anche la sua radice, estremamente grande e robusta, caratterizzata da un rizoma, da cui si ricavano estratti medicamentosi.

I valori nutrizionali

I valori nutrizionali che puoi leggere qui sotto sono calcolati per 100 grammi di prodotto a crudo. Considera che nella maggior parte dei casi il rabarbaro si cuoce e di conseguenza si disperdono parte delle vitamine e dei sali minerali.

  • Calorie: 21 kcal
  • Colesterolo: 0
  • Grassi: 0.2 grammi
  • Carboidrati: 4.54 grammi
  • Proteine: 0.9 grammi
  • Fibre: 1.8 grammi
  • Acqua: 93.61 grammi
  • Calcio: 86 mg
  • Sodio: 4 mg
  • Fosforo: 14 mg
  • Potassio: 288 mg
  • Magnesio: 12 mg
  • Vitamina A: 102 IU
  • Vitamina C. 8 mg
  • Vitamina K: 29.3 mcg

Le proprietà e i benefici

Le proprietà e i benefici del rabarbaro sono in realtà quelli relativi ai suoi gambi, ovvero la parte commestibile. Sono ricchi di sali minerali e vitamine, in particolare la vitamina K, importante per la coagulazione del sangue e la salute delle ossa.  Inoltre, è un’ottima fonte di fibra, fondamentale per la salute dell’apparato digerente e per ridurre i livelli di colesterolo nel sangue.

Il rabarbaro è noto per le sue proprietà digestive, grazie all'azione della stomachica, e per essere usato negli stati di stitichezza cronica. Ha inoltre attività colagoghe ed è di conseguenza indicato nel trattamento delle malattie croniche del fegato.

Controindicazioni ed effetti collaterali

Il rabarbaro è tra le fonti alimentari più ricche di ossalato di calcio. Questa sostanza è particolarmente abbondante nelle foglie, ma i gambi possono anche contenere quantità elevate, a seconda della varietà e della stagione in cui viene raccolto. Assumere troppo ossalato di calcio può portare a iperossaluria, una condizione grave caratterizzata dall'accumulo di cristalli di ossalato di calcio in vari organi. È dunque è importante evitare questo ortaggio se hai una storia di calcoli renali. È, inoltre, noto per avere proprietà lassative e non è dunque indicato a persone con un intestino molto vivace. È sconsigliato alle donne incinte e ai bambini piccoli (età inferiore ai 12 anni).

Gli usi in cucina

Il rabarbaro può essere consumato in molti modi, ma di solito non si mangia crudo perché ha un gusto troppo aspro. Le ricette prevedono infatti l’aggiunta di zucchero. Con i gambi si possono preparare delle marmellate e numerosi dessert, come crumble, torte o sorbetti. È comunemente abbinato alle fragole o al miele per ridurre il sapore aspro. È anche un ottimo per creare degli sciroppi, degli infusi e delle tisane molto dissetanti, ma anche dei liquori e degli amari.

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