Ricostruire è un’opportunità: l’esempio di architettura green della casa della musica di Pieve di Cento

La Casa della musica di Pieve di Cento non è solo un esempio virtuoso di architettura sostenibile, ha un valore aggiunto. È uno dei simboli della ricostruzione realizzata in Emilia Romagna dopo il terremoto del 2012. Un’opera in grado di ridare speranza, attraverso la sua indiscutibile bellezza.
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Rubrica a cura di Gaia Cortese
26 Marzo 2021

Maggio 2012. L’Emilia Romagna viene colpita da una serie di scosse di terremoto. Sono ingenti i danni riportati su edifici e costruzioni, tra cui diversi monumenti e luoghi di interesse artistico e culturale. La ricostruzione è il passo successivo. Tra i vari progetti messi in piedi per raggiungere lo scopo, c’è quello di sei giovani architetti e ingegneri sotto i trent’anni che, dopo essere stati selezionati su oltre 160 candidature, iniziano a lavorare a fianco dell’architetto Mario Cucinella per realizzare delle opere di interesse pubblico.

La ricostruzione è anche una grande opportunità. Soprattutto dopo un evento inaspettato e violento come un terremoto, c’è bisogno di qualità e bellezza, fondamentali per restituire un po' di speranza. Così, le opere che sono nate dalla collaborazione di questi giovani architetti e ingegneri sono diventate delle vere e proprie “pillole di bellezza”, espressioni della necessità di avere nuovi punti di riferimento su cui poter contare.

Tra queste cinque pillole realizzate nell'ambito del  piano di ricostruzione post sisma, c’è la Scuola di danza di Reggiolo, il Centro socio-sanitario a San Felice sul Panaro, il Centro comunitario della gioventù a Quistello, il Centro sportivo e culturale a Bondeno e la Casa della musica a Pieve di Cento.

“La casa della musica di Pieve di Cento, insieme alle altre cinque pillole di bellezza, ha voluto dare una risposta alle esigenze della popolazione locale e allo stesso tempo donare valore al territorio – ha spiegato l'architetto Mario Cucinella -. L’esempio della ricostruzione dell’Emilia Romagna dimostra come la forza di una comunità si sia rappresentata con la scelta di costruire spazi educativi sostenibili che cerchino rispondere alle sfide del futuro. L’Architettura di qualità promuove, infatti, valori importanti come la bellezza, il design, l’ecologia, la qualità ambientale, l’innovazione e la sostenibilità, un obiettivo che richiede un cambio di paradigma legato alla progettazione e alla costruzione, realizzabile solo attuando una vera e propria “ri(e)voluzione”.

La casa della musica a Pieve di Cento

Photo by Moreno Maggi.

Quest’ultima nasce dalla volontà di dare una struttura e degli spazi adeguati a due realtà di promozione e insegnamento musicale presenti nel comune di Pieve di Cento: il Circolo di musica pievese e la Scuola media a indirizzo musicale.

Il progetto prende ispirazione dalla tradizione musicale della città e vuole dare forma ad un edificio formato da vari elementi autonomi, che ricordano proprio gli strumenti di un’orchestra. Il richiamo agli strumenti musicali viene enfatizzato anche attraverso la scelta dei rivestimenti in legno di rovere, che avvolgono esterni e interni e che consentono, come nelle casse armoniche degli strumenti, di contenere e amplificare i suoni.

Nel complesso, l’edificio dà spazio a nove piccoli laboratori musicali di forma circolare, collegati da una sorta di piazza coperta che diventa luogo di aggregazione e che permette la condivisione e l’incontro tra i musicisti. Questa area centrale, infatti, è destinata anche alle prove di musica collettive, ai saggi e agli spettacoli.

Photo by Moreno Maggi.

La costruzione dell'edificio ha una struttura in muratura portante che garantisce un ottimo isolamento acustico e si rivela utile per assicurare anche l'inerzia termica: in pratica, la struttura è in grado di variare più o meno lentamente la propria temperatura in risposta alle variazioni di temperatura esterna o di una sorgente di calore e/o di raffreddamento interno.

Naturalmente la Casa della musica, che merita a pieno titolo una classe energetica A, è dotato anche di pannelli fotovoltaici, e il sistema di filtraggio dei raggi solari assicura un apporto energetico passivo sia per quanto riguarda l’illuminazione degli spazi interni sia per quanto riguarda il riscaldamento di questi durante il periodo invernale e il raffrescamento durante il periodo estivo.

Photo by Moreno Maggi.

Infine, all'esterno le panche poste in prossimità dell'edificio richiamano le linee curve del medesimo. Allo stesso modo, anche le doghe di rovere che rivestono la facciata esterna sono curve: il rivestimento non garantisce solo ottime prestazioni energetiche, ma conferisce all’edificio anche una grande qualità architettonica.

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Con il segno zodiacale dei Gemelli, non potevo avere come unica passione quella della scrittura. Al piacere di spingere freneticamente tasti altro…