Roma è la prima città italiana che ha adottato una strategia di adattamento climatico: perché serve e dove si interverrà

Il sindaco Gualtieri nella giornata di martedì 23 gennaio 2024 ha presentato al Campidoglio il primo piano di adattamento climatico per Roma che se dovesse approvarlo entro il 30 aprile diventerebbe la prima città italiana. Si tratta di un documento di 400 pagine con interventi che vanno dalla diminuzione delle isole di calore, alla creazione di zone spugna, passando per la mitigazione dell’erosioni costiere e per il recupero delle acque. Tutti i dettagli.
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Mattia Giangaspero 24 Gennaio 2024

Nella settimana in cui Bologna ha realizzato il piano per essere la prima città italiana a diventare completamente città 30, in Campidoglio, a Roma, la Giunta ha presentato il piano strategico di adattamento climatico. Nel caso il Comune dovesse approvarlo, Roma diventerebbe la prima città italiana nella storia ad aver adottato questo piano che servirà per mettere in sicurezza il territorio dagli impatti climatici previsti al 2050.

Si tratta di un documento di 400 pagine che adesso, dopo essere stato annunciato, sarà sottoposto a consultazione cittadina per poi ritornare in Giunta entro il 30 aprile, giorno in cui è prevista l'approvazione finale.

Roma ha puntato a realizzare una strategia urbana contro la crisi climatica per modificare alcune aree del proprio territorio che a causa del riscaldamento globale stanno subendo modifiche che rischierebbero di provocare disagi e danni anche a tutti i cittadini che le vivono. Infatti lo stesso Comune spiega che "a Roma l'aumento del caldo è più marcato rispetto a tutti gli altri capoluoghi di regione italiani".

I dati meteo-climatici elaborati da Istat sulla base dei rilevamenti delle centraline evidenziano che la temperatura media del periodo 2011-2021 segna valori più elevati su Roma (17,7°C), in media rispettivamente +1,7°C rispetto periodo 1981-2010. In particolare, sono in aumento il numero di giorni estivi (ossia quelli con temperatura massima maggiore di 25 gradi) e di notti tropicali (con temperature che non scendono sotto i 20 gradi) e, in parallelo, si è ridotto il numero di giorni con gelo.

Rispetto alle precipitazioni si evidenzia, invece, un aumento della variabilità. La pioggia totale annua è stata pari in media a 807 millimetri nel periodo 1971-2000, per poi scendere a 783 nel periodo 2011-2021. Roma è anche il Comune in Italia che più sta subendo le conseguenze dell’aumento della frequenza e intensità di alluvioni e piogge intense, con allagamenti da piogge intense che bloccano i treni e che fermano il traffico nei sottopassi e nelle strade – con interventi della protezione civile per mettere in sicurezza i luoghi e le persone, ma anche di giornate con venti forti, oltre a trombe d’aria e mareggiate sul litorale costiero.

Perché una strategia di adattamento climatico?

A elaborare il piano sono stati molti scienziati ed esperti della Fondazione Cmcc (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), Enea, Ispra, Cnr, Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio, ASL Roma 1 (DEP Lazio), Università La Sapienza, Università Roma Tre, Autorità distrettuale di Bacino dell'Italia Centrale, Areti, Ferrovie dello Stato, Consorzio di bonifica e Legambiente. Insieme hanno evidenziato come 400mila persone a Roma vivono in aree a rischio idrogeologico. Con circa 145mila persone in aree soggette ad esondazioni dirette dei corsi d’acqua e circa 245mila in zone interessate da potenziali fenomeni di flash flood (alluvioni lampo).

Roma, dove intervenire

Condizioni atmosferiche, precipitazioni, alluvioni ed esondazioni: danni a infrastrutture e spazi urbani

  • Alcuni quartieri sono più a rischio di altri, quando si alza il livello del Tevere o in caso di mareggiate violente, o durante le ondate di calore. Per questo occorre una conoscenza del territorio capace di garantire efficaci sistemi di allerta e di prevenzione in tutta la città, rafforzando gli strumenti di protezione civile in modo da garantire misure efficaci a partire da dove le conseguenze rischiano di essere più gravi.

Rischio siccità e livelli idrici: accelerare le misure di risparmio, riduzione delle perdite d'acquo e riuso.

  • Un tema imprescindibile in uno scenario di cambiamenti climatici è garantire la sicurezza dell’accesso all’acqua. Oggi Roma ha uno dei più bassi tassi di perdite della rete idrica in Italia, inoltre sono in corso importanti investimenti per la messa in sicurezza degli approvvigionamenti idrici e una più efficiente gestione e riduzione delle perdite.

Aumento delle temperature, consumo di suolo e isole urbane di calore

  •  Si deve inoltre rafforzare il ruolo del suolo come “spugna”, aumentando gli spazi dove l’acqua può penetrare nel terreno per ridurre il rischio idraulico durante piogge intense, ricaricare la falda con un drenaggio naturale, per togliere asfalto e piantare alberi in modo da rendere più freschi gli spazi urbani. 

Erosioni costiere, innalzamento del livello del mare

  • Il litorale costiero romano è un delicato ecosistema da tutelare, sono aumenti in questi anni i processi di erosione e in una prospettiva di innalzamento del livello del mare i modelli di simulazione dei cambiamenti della linea di costa indicano con chiarezza gli ambiti a maggior rischio, perché ad una quota inferiore al livello del mare, e quelli dove potrebbero intensificarsi i processi di risalita del cuneo salino.

Fonte | Comune di Roma 

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