
A ragion veduta la chiamano Hurricane (tradotto in inglese, “uragano”). Lei è Julia Hawkins, ha 103 anni e ha appena stabilito il record mondiale dei 50 metri in 21"06 nella categoria delle ultracentenarie ad Albuquerque, nel New Mexico, durante i National Senior Games americani. E il giorno dopo, non soddisfatta, Julia si è cimentata anche nei 100 metri percorrendoli in 46”07.
Nata il 10 febbraio 1916, Julia ha sempre partecipato ai Senior Games, ma in sella ad una bicicletta. Solo quando non è più riuscita a sostenere la fatica delle salite in collina sulle due ruote, ha deciso di mettersi a correre. E lo ha fatto a cent'anni compiuti. Insomma, se la si prende come esempio, davvero si può dire che non è mai troppo tardi nella vita per iniziare qualcosa. Così questa adorabile nonnina americana ha cominciato a correre i 50 metri, se ne è innamorata, e ha segnato un nuovo record.
Il segreto di Hurricane? Sta tutto nel mantenersi attiva, nello spostarsi ogni volta che ne ha bisogno, nel fare tutto quello che deve fare, arrangiandosi da sola. E poi nel cercare “momenti magici”, quelli che ci offre la natura, la musica, il tempo condiviso con le persone che amiamo. E infatti Julia un marito lo ha avuto, Murray, e anche qui ha segnato un record personale: 70 anni di vita trascorsi insieme.
Insomma, più che l’allenamento fine a se stesso, pare che conti di più fare quello che si ama, alimentare la propria curiosità nei confronti del mondo, circondarsi di persone care e amici con cui vivere una passione in comune.
Condivide il suo pensiero, Giuseppe Ottaviani, pluricampione di atletica anche lui alla veneranda età di 103 anni e primo e unico centenario al mondo a fare il salto triplo della categoria master (M10). Il suo motto è "Per me lo sport è vita" e sostiene fermamente che sia "la curiosità a spingerlo a vivere".
Gareggiare è sempre bello, in mezzo agli amici dell’atletica, continuo perché mi diverto, è questo che conta.
La sua passione non è solo la corsa perché Giuseppe pratica ben undici specialità dell’atletica leggera ma, come dicevamo, è la curiosità che tiene in attività questi fantastici e ammirevoli "vecchietti". Così Giuseppe, quando ha spento 95 candeline sulla torta, si è regalato un computer e ha iniziato a navigare in rete, e nel 2013 si è iscritto all’Università per la terza età a Fossombrone, in provincia di Pesaro e Urbino. Non stupisce che lo scorso marzo abbia anche ricevuto a Palazzo Chigi l’onorificenza di Commendatore della Repubblica Italiana per meriti sportivi.
Fonte | The New York Times