Runner dopo i 100 anni di età, da Julia Hawkins a Giuseppe Ottaviani

Niente è impossibile. Neppure correre (e stabilire un nuovo record) dopo i cento anni di età. La prova vivente è Julia Hawkins, 103 anni, che ha da pochi giorni stabilito un nuovo record: 50 metri in 21”06. Ma non è la sola. In Italia, Giuseppe Ottaviani, suo coetaneo, è il primo e unico centenario al mondo a fare il salto triplo della categoria master (M100). Insomma, non è mai troppo tardi.
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Gaia Cortese 25 Giugno 2019

A ragion veduta la chiamano Hurricane (tradotto in inglese, “uragano”). Lei è Julia Hawkins, ha 103 anni e ha appena stabilito il record mondiale dei 50 metri in 21"06 nella categoria delle ultracentenarie ad Albuquerque, nel New Mexico, durante i National Senior Games americani. E il giorno dopo, non soddisfatta, Julia si è cimentata anche nei 100 metri percorrendoli in 46”07.

Nata il 10 febbraio 1916, Julia ha sempre partecipato ai Senior Games, ma in sella ad una bicicletta. Solo quando non è più riuscita a sostenere la fatica delle salite in collina sulle due ruote, ha deciso di mettersi a correre. E lo ha fatto a cent'anni compiuti. Insomma, se la si prende come esempio, davvero si può dire che non è mai troppo tardi nella vita per iniziare qualcosa. Così questa adorabile nonnina americana ha cominciato a correre i 50 metri, se ne è innamorata, e ha segnato un nuovo record.

Il segreto di Hurricane? Sta tutto nel mantenersi attiva, nello spostarsi ogni volta che ne ha bisogno, nel fare tutto quello che deve fare, arrangiandosi da sola. E poi nel cercare “momenti magici”, quelli che ci offre la natura, la musica, il tempo condiviso con le persone che amiamo. E infatti Julia un marito lo ha avuto, Murray, e anche qui ha segnato un record personale: 70 anni di vita trascorsi insieme.

At age 100, Julia Hawkins took up running. At age 101, she set a record, running finishing the 100-meter dash with a time of 39.62 seconds, The New York Times reports. She earned the nickname the “Hurricane.” 🏃‍♀️🌸🌪 • Now, at age 103, she has hit the track again, running the 50- and 100-meter dashes in the National Senior Games, a competition for athletes 50 and older, in Albuquerque, New Mexico. She finished the 100-meter dash about six seconds slower than her record time, but pointed out, “I’m two years older, remember?” • Hawkins, who lives in Baton Rouge, Louisiana, told the Times about her training regime, saying, “I run on the street by my house, occasionally, not often. As I get older, I feel like I only have so many 100-yard dashes left, and I don’t want to waste them in practice.” • As for her nickname, she says, “Well, somebody thought it up. We talk a lot about hurricanes in Louisiana, and the fact that they do a lot of harm makes me not like that so much, but it is part of our home life, and I guess if they think that’s cute, it’s all right with me. But I’m a big flower person, and I usually wear a flower in my hair, even when I’m running. I would rather be the ‘Flower Lady’ than the ‘Hurricane Lady.'” • On life advice, she says, “Keep yourself in good shape if you can. Have many passions. And look for magic moments. That is something that I have done in my life: Think of the things that are magic moments that happen to you, like sunsets and sunrises, rainbows, beautiful birds, music, and people’s lovely comments to you. All of those are magic moments, and they are free for all.” • Photo: @Seniorgames1 / Twitter

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Insomma, più che l’allenamento fine a se stesso, pare che conti di più fare quello che si ama, alimentare la propria curiosità nei confronti del mondo, circondarsi di persone care e amici con cui vivere una passione in comune.

Condivide il suo pensiero, Giuseppe Ottaviani, pluricampione di atletica anche lui alla veneranda età di 103 anni e primo e unico centenario al mondo a fare il salto triplo della categoria master (M10). Il suo motto è "Per me lo sport è vita" e sostiene fermamente che sia "la curiosità a spingerlo a vivere".

Gareggiare è sempre bello, in mezzo agli amici dell’atletica, continuo perché mi diverto, è questo che conta.

Giuseppe Ottaviani

La sua passione non è solo la corsa perché Giuseppe pratica ben undici specialità dell’atletica leggera ma, come dicevamo, è la curiosità che tiene in attività questi fantastici e ammirevoli "vecchietti". Così Giuseppe, quando ha spento 95 candeline sulla torta, si è regalato un computer e ha iniziato a navigare in rete, e nel 2013 si è iscritto all’Università per la terza età a Fossombrone, in provincia di Pesaro e Urbino. Non stupisce che lo scorso marzo abbia anche ricevuto a Palazzo Chigi l’onorificenza di Commendatore della Repubblica Italiana per meriti sportivi.

Fonte | The New York Times