
Nell’organismo ce n'è solo qualche traccia, ed è per questo motivo che assicurarsi una sufficiente dose giornaliera di iodio è importantissimo per la tua salute. Lo iodio, infatti, è un minerale che ha un ruolo essenziale per il funzionamento corretto degli ormoni tiroidei. Ma non solo.
Lo iodio ha un effetto anche su molte altre funzioni regolate dagli ormoni, come per esempio il controllo della temperatura corporea, il metabolismo degli zuccheri, dei grassi e delle proteine, il metabolismo basale e lo sviluppo del sistema nervoso centrale e dello scheletro (in infanzia, ma anche durante la gestazione).
La fonte alimentare principale dello iodio è il pesce, ma lo si può trovare anche nel latte, nelle uova, nella carne, nei cereali e, come vedremo, nelle alghe. Anche frutta e verdura possono contenerne, ma in quantità che dipendono molto dalla presenza di iodio nel terreno su cui sono cresciute, oltre che dall'uso di fertilizzanti e dalle pratiche di irrigazione.
Con la frequenza con cui di norma si mangiano pesce, crostacei e alghe, il rischio è che spesso la dose di iodio assunta quotidianamente non sia sufficiente a soddisfare i fabbisogni dell'organismo. Un modo per correre ai ripari è usare per esempio il sale iodato al posto del comune sale da cucina, ma un piccolo sforzo per introdurre nella tua alimentazione alimenti ricchi di iodio, dovresti farlo. Basta sapere quali sono le fonti alimentari più ricche di iodio.
Come il salmone e il branzino, anche il merluzzo contiene discrete quantità di iodio (in 100 grammi se ne trovano circa 80 microgrammi). Occorre tuttavia fare attenzione al metodo di cottura, perché lo iodio, essendo un minerale biodisponibile, tende a disperdersi con il calore. Se devi cucinarlo, scegli la cottura a vapore, perché la frittura o la cottura sulla griglia riducono il contenuto di iodio dal 20 al 50%.
Ami cozze, vongole e gamberi? È una buona notizia. Molluschi e crostacei, infatti, sono una fonte importante di iodio e sono anche ricchi di proteine, fosforo e selenio; per questo motivo dovresti mangiarne una buona porzione almeno una volta a settimana.
Due o tre volte a settimana introduci nella tua alimentazione le uova crude, se biologiche, o cotte. Ogni uovo ti garantisce almeno 35 microgrammi di iodio, presente soprattutto nel tuorlo. L’ideale sarebbe variare la tua colazione di tanto in tanto, mangiando un uovo crudo al mattino per fare il pieno di energia per tutta la giornata.
Un vasetto di yogurt al giorno può soddisfare il 60% del tuo fabbisogno giornaliero di iodio, oltre al fatto che è anche una buona fonte di calcio e probiotici. Inserendo nella tua colazione o nel tuo pasto un vasetto di yogurt, avresti già risolto parzialmente la richiesta di questo componente da parte del tuo organismo.
La pasta integrale ti permette di trattenere un maggior quantitativo di iodio rispetto a quella raffinata e oltretutto contiene più proteine. Il frumento contiene circa 6 microgrammi di iodio ogni 100 grammi di prodotto.
Dall’effetto antiossidante, l’alga kombu è particolarmente ricca di iodio e pertanto stimola il metabolismo, aiuta a bruciare più calorie ed è una buona alleata nel contrastare il colesterolo. Un iperdosaggio di alga kombu può portare all’ipertiroidismo e altri effetti collaterali come la tachicardia, l’ipertensione e l’insonnia. Meglio non esagerare.
Fonti | Humanitas, Ministero della salute