
La cannella è una spezia molto usata e amata, soprattutto in cucina. Bisogna però fare attenzione perché se si esagera con le quantità potrebbe risultare tossica o comunque controindicata in alcune condizioni particolari, come la gravidanza. Se quindi non puoi resistere a un tè aromatizzato o a un dolcetto a base di cannella, cerca almeno di aggiungerne piccolissime quantità e, se hai dei dubbi, consultati sempre con il tuo medico. Vediamo insieme quali sono gli eventuali effetti collaterali.
La cannella è una spezia che proviene dalla corteccia essiccata di alcuni alberi, appartenenti alla famiglia delle Lauraceae; tra i più noti, ci sono le specie Cinnamomum zeylanicum (cannella propriamente detta) e Cinnamomum cassia (cannella cinese).
La corteccia di cannella, in campo terapeutico, ha numerose proprietà e viene utilizzata per trattare alcuni disturbi gastrointestinali, per stimolare l'appetito, per curare le infezione batteriche e i vermi ma anche in caso di crampi mestruali, raffreddore e influenza. Insomma, è prodotto davvero prezioso ma oltre ad apprezzarne le proprietà bisogna conoscere anche gli eventuali effetti collaterali e le controindicazioni.
Quando si parla di cannella, che sia a uso medico, come avviene nei preparati della medicina orientale e ayurvedica, o semplicemente come aroma in cucina, la moderazione è fondamentale. Dosi superiori a 2/3 grammi sono state segnalate come narcotiche e possono causare convulsioni, delirio, allucinazioni e morte. Inoltre, può scatenare reazioni allergiche, soprattutto se utilizzi l'olio essenziale a livello topico. Scopriamo insieme quali sono gli effetti collaterali più comuni:
La cannella contiene due sostanze che sono quelle che conferiscono questo suo sapore così caratteristico e possono essere tossiche. Si tratta della cumarina e della cinnamaldeide. Entrambi questi componenti possono interferire sull’assunzione di alcuni medicinali e in caso si soffra di alcune patologie. Quali sono?
La cannella contiene cumarine e safrole due sostanze che se assunte in dosi elevati possono danneggiare il fegato.
Si consiglia di non assumere cannella se si stanno usando farmaci anticoagulanti. I cumarinici possono potenziare l’effetto di questi medicinali.
L’olio essenziale di cannella non deve essere somministrato alle donne in gravidanza per il suo possibile effetto emmenagogo, ovvero potrebbe stimolare i movimenti uterini, favorendo le contrazioni. E devono evitarlo anche in fase di allattamento, perché passa attraverso il latte materno.
I diabetici in terapia farmacologica possono utilizzare i prodotti a base di cannella solo in accordo con il medico. Come mai? A causa della sua capacità di ridurre la glicemia, può aumentare gli effetti ipoglicemizzanti.