“Scuole separate per ragazzi disabili”: perché la proposta del tedesco Höcke, AfD, è pericolosa e avvilente

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Björn Höcke guida la corrente più oltranzista di un partito che è già di estrema destra, l’AfD, che ha più del 20% dei consensi in ben tre Ländern tedeschi. Le sue dichiarazioni, dunque, hanno un peso. Ma il problema qui non è solo il pericoloso richiamo a ideologie naziste. Il messaggio sottinteso è, di nuovo, che le persone hanno un valore in base al successo delle loro performance. Un meccanismo di cui siamo tutti vittima.
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Giulia Dallagiovanna 17 Agosto 2023

Contro "l'ideologia inclusiva" nelle scuole bisognerebbe prevedere classi destinate solo a ragazzi con disabilità per isolarli dagli altri studenti, in modo che non rappresentino un fattore di stress per i compagni. Un pensiero scioccante, espresso ad alta voce da un rappresentante politico: Björn Höcke, membro del partito tedesco di estrema destra AfD, lo ha dichiarato durante un'intervista a un'emittente televisiva. E mentre riaffiorano alla mente le immagini del Terzo Reich e dell'"Azione T4″, il programma nazista per l'uccisione di 200mila persone con disabilità, non si può non sollevare anche un altro aspetto della questione: quanto è importante e arricchente per un bambino, o un adolescente, avere compagni con diverse abilità fisiche o cognitive?

No, non è una frase retorica. Un percorso scolastico fianco a fianco con compagni con disabilità porta con sé benefici dimostrati. Tra gli altri, il potenziamento delle competenze relazionali, metacognitive e di comunicazione. Skills che, tra l'altro, risultano molto utili anche una volta entrati nel mondo del lavoro.

Facciamo l'esempio che l'alunno presenti difficoltà nella comprensione del linguaggio verbale. Una frase troppo complessa o un'espressione con più livelli di interpretazione, una battuta o un gioco di parole ad esempio, rappresentano per lui dei veri e propri enigmi. Chi gli sta di fronte dovrà allora ricorrere ad altri canali di comunicazione per farsi meglio comprendere, come gesti, mimica, immagini e così via. Dovrà insomma entrare in empatia con l'altro e trovare il modo di stabilire nuove convenzioni che siano accettate da entrambi. E soprattutto, fare appello alla creatività per trovare una soluzione al problema che si è presentato.

Una situazione simile potrebbe verificarsi anche nella relazione con un compagno non udente o non vedente, al quale un canale di comunicazione comunemente utilizzato (i suoni o le immagini) risulta precluso. Quanto è stimolante, per il proprio cervello, sforzarsi di trovare una strada nuova, diversa da quella standard e già tracciata? È un'opportunità per imparare i gesti della lingua dei segni, tanto per dirne una, o per acquisire più consapevolezza sull'uso dei cinque sensi.

L'incontro con il diverso mette in crisi, obbliga ad uscire dalla comfort zone, ed è proprio quello il punto. C'è qualcosa che va oltre le nozioni, seppur importanti, e che ha bisogno di un costante allenamento: il mondo delle relazioni e delle emozioni.

Se il tuo compagno di classe ti ha mostrato che il tuo non è l'unico modo di guardare la realtà, ma solo quello più comune, ti sarà più facile "pensare fuori dalla scatola". Ed è un meccanismo che potrai attivare sempre, anche di fronte a un problema che magari per qualcun altro sarà senza soluzione. È esattamente questo che significa essere più ricchi: avere maggiori risorse a disposizione. Esiste una sfera di competenze che non si può imparare sui libri, ma che danno una marcia in più tanto nel lavoro quanto nella vita privata. Sarebbe utile ricordare a Björn Höcke, ad esempio, che proprio "la capacità di lavorare in team", "la gestione dello stress" e "l'attitudine al problem solving" sono requisiti quasi onnipresenti negli annunci di lavoro.

Ma vale la pena soffermarsi un po' di più sulla questione dello stress. Sì, ci sono situazioni in cui il comportamento di un alunno con disabilità, in particolare se psichica o cognitiva, può essere fonte di stress. Affermare il contrario sarebbe probabilmente ipocrita. Ora però poniamoci anche un'altra domanda: lo stress che proviamo sul lavoro è causato da un collega con disabilità? Oppure nel nostro ufficio non c'è n'è nemmeno uno, eppure torniamo comunque a casa senza più energie mentali? E nostro figlio? È più in tensione per il suo rapporto con il compagno disabile o per il sistema competitivo in cui è inserito?

Conoscere e accettare il diverso, ricordandoci che ciascuno di noi rappresenta il diverso per gli altri, significa mettersi in gioco, provare ansia, interesse o magari pure fastidio. Ma anche imparare a guardare chi ti sta di fronte e non solo a vederlo, a conoscere senza dare per scontato che le convenzioni adottate dalla maggioranza siano l'unico modo giusto di esistere. Quanto contribuirebbe tutto questo a ridurre le discriminazioni, l'hate speech, le forme di bullismo di cui tutti sono vittima, e non solo le persone con disabilità?

È sorprendente notare come da un lato ci sia una classe politica e una società che continuano a ragionare in termini di performance, mentre dall'altra le nuove generazioni stiano rivendicando un sistema di valori opposto. Secondo il report FragiItalia, del Centro Studi Legacoop e Ipsos, di fronte alla scelta di un nuovo impiego, la generazione Z dà molto più peso a flessibilità ed equilibrio con vita privata rispetto a stipendio e possibilità di fare carriera.

Forse arrivato a questo punto ti starai chiedendo come mai abbiamo dedicato un intero articolo a una dichiarazione di un politico tedesco, che appare discriminatoria e pericolosamente fuori dal tempo già a una prima lettura. Perché prima di tutto si tratta di un personaggio pubblico, che ha espresso questa opinione nell'ambito di un'intervista. Björn Höcke, inoltre, guida l'AfD in Turingia, Land tedesco da più di 2 milioni di abitanti, e alle ultime elezioni ha trascinato il suo partito verso un considerevole aumento dei consensi nonostante fosse già famoso per aver definito una vergogna il monumento all'Olocausto di Berlino. Non una figura che rimane nelle retrovie insomma. L'AfD inoltre ha buone chance alle elezioni del prossimo anno in ben tre Ländern, Brandeburgo, Turingia e Sassonia. Al Parlamento europeo siede nello stesso gruppo della Lega di Matteo Salvini, che oggi è nella maggioranza.

Le dichiarazioni di Höcke, dunque, hanno un peso. E presentano anche il rischio che, una volta rotto il tabù, molte più persone si sentano autorizzate ad esprimere un punto di vista simile che magari fino a quel momento avevano taciuto. Un'opinione condivisa può sfociare in una proposta di legge e fungere da esempio per altri Paesi, cancellando i progressi di oltre 50 anni. Dopo che la Corte Suprema degli Stati Uniti ha eliminato il diritto all'aborto a livello federale, dovremmo aver capito che nessuno diritto è per sempre se non viene difeso. Nemmeno quello di bambini e ragazzi disabili di vivere una vita normale e felice. Nemmeno quello dei nostri figli di valere di più delle proprie performance.