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Se non riesci a smettere di scrollare lo smartphone, prova queste buone abitudini quotidiane

Lo scrolling dello smartphone può causare dipendenza a causa dell’intervento della dopamina. Vediamo insieme come sostituire questo gesto sempre più automatico con abitudini più sane.
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Dott.ssa Samanta Travini Psicologa Psicoterapeuta
24 Agosto 2024 * ultima modifica il 24/08/2024

Cellulari, smarthphone e tablet sono ormai diventati a tutti gli effetti oggetti irrinunciabili con cui passiamo tanto tempo: per motivi lavorativi e di studio ma anche per motivi di svago e come mezzo per riempire i tempi morti.

Il gesto di prendere in mano lo smartphone, sbloccarlo, aprire e scorrere le nostre pagine social è diventato talmente abitudinario e automatico da meritare la coniatura di un vero e proprio nome: scrolling. Ovvero l’atto di scorrere con il pollice dal basso verso l’altro sul nostro schermo per leggere informazioni e vedere nuovi contenuti.

Perché scrolliamo lo smartphone?

L’uso dello smartphone determina il rilascio di dopamina, neurotrasmettitore alla base della motivazione che si attiva di fronte a uno stimolo gratificante e ci permette di mettere in atto comportamenti per ottenerlo. La dopamina ci consente inoltre di ricordare quei comportamenti che ci permettono di ottenere nuovamente una gratificazione e di leggere i segnali ambientali e interni che indicano la possibilità di raggiungere la ricompensa.

Ogni stimolo in grado di determinare una esperienza gratificante, a prescindere dal fatto che sia più o meno dannoso per noi, ha la capacità di attivare il sistema della ricompensa e indurre il rilascio di dopamina.

Lo smartphone attiva il sistema cerebrale della ricompensa e il rilascio di dopamina perché veicola informazioni, novità, interazioni sociali importanti per l’uomo. A maggior ragione questo avviene sui social dove i like vanno a gratificarci e ad attivare il processo della dopamina. Saremo così spinti a ripubblicare un contenuto alla ricerca della stessa ricompensa e sensazione piacevole.

Questa dipendenza dallo scrolling può portare con se delle conseguenze negative come l’ansia che spesso capita di provare quando non possiamo usare il telefono.

Inoltre può incidere sui disturbi del sonno specialmente se viene usato prima di addormentarsi, sulle nostre relazioni sociali se ci facciamo distrarre dal telefono anche quando siamo in compagnia di altre persone e sulla nostra produttività e capacità di attenzione.

Infine uno studio ha rilevato che gli adolescenti incollati allo smartphone sono molto meno felici di quelli che bilanciavano l’uso del telefono ad altre attività.

Come sostituire lo scrolling del telefono con abitudini più sane?

La soluzione non è nel non usare più il telefono ma nel saperne dosare il consumo creando dei limiti e circoscrivendone il tempo dedicato. Azioni drastiche non serviranno a nulla, al contrario può essere utile introdurre micro cambiamenti alle proprie abitudini.

Inizia ad allontanarti dal telefono per qualche ora per dedicarti ad attività piacevoli come fare sport, leggere un libro, uscire con gli amici. Un trucchetto potrebbe essere lasciare il telefono in un’altra stanza, silenziarlo, lasciarlo in tasca o in borsa durante un’uscita o uscire qualche ora senza portare con sé lo smartphone.

La disintossicazione è importante soprattutto appena prima di dormire, perché come dicevamo in precedenza l'uso dello smartphone appena prima di dormire può alterare il nostro sonno a causa della luce blu emanata dal telefono che simula la luce del sole. Il nostro cervello smette quindi di produrre melatonina ormone deputato alla regolazione del ciclo sonno-veglia.

Se diventa difficile disintossicarsi con la sola forza di volontà ci possono venire in aiuto delle applicazioni che limitano il tempo di connessione sulle pagine social.

La cosa sicuramente fondamentale è rendere l’utilizzo dello smartphone un gesto consapevole e non automatico. Con questa consapevolezza, possiamo decidere se iniziare (o continuare) con lo scrolling o scegliere delle alternative.

Laureata in psicologia clinica dello sviluppo e neuropsicologia, si occupa di sostegno psicologico per individui, coppie e famiglie con particolare attenzione altro…